Sui conti del Comune «Riboldi e Filiberti fanno propaganda»
L'ex assessore commenta la nota diramata di recente dall'Amministrazione
CASALE – Recentemente il sindaco di Casale Federico Riboldi e l’assessore al bilancio Giovanni Battista Filiberti hanno emesso una nota con la sottolineatura della positività della situazione economica dell’Ente. Una dichiarazione dal taglio certamente compiaciuto che però è andata di traverso all’ex assessore Marco Rossi, predecessore di Filiberti nell’assessorato ed esponente di Casale Cuore del Monferrato.
«Ritengo doveroso fare qualche precisazione – dice Rossi – poiché è veramente inopportuno come si utilizzino dati decontestualizzati e frutto della normale attività dell’Ente per fare propaganda per abbellire la propria immagine agli occhi dei cittadini ricercando consensi.
Ho letto che Sindaco e Assessore al bilancio ritengono un risultato eccellente e frutto della loro politica di razionalizzazione dell’Ente, un indicatore annuale di tempestività di pagamento pari a 20,72 (vuol dire che un fornitore è pagato in media entro 20,72 giorni). Eppure i dati relativi al biennio precedente sono rispettivamente 17,20 per il 2017 e 18,88 per il 2018.
Si può quindi chiaramente osservare come il valore decantato non sia per nulla eccezionale, “nonostante” l’efficentamento annunciato dal Sindaco Riboldi, ma sia addirittura in calo rispetto all’andamento registrato sotto la passata amministrazione. Inoltre il processo di razionalizzazione è un processo costante che avviene da anni nella storia della gestione del Comune di Casale Monferrato. Va detto che siamo comunque di fronte a valori di eccezionale riguardo e solidità per il nostro Ente, sintomo di garanzia per i fornitori e di funzionalità ottima degli uffici. Una funzionalità per cui dobbiamo sicuramente ringraziare tutto il personale del Settore Economico Finanziario, ma che è anche un retaggio storico delle buone pratiche, politiche e amministrative, di Casale Monferrato e della pronta rispondenza della macchina amministrativa.
Ciò che Sindaco e Assessore dovrebbero fare non è usare questi numeri per attribuirsi un merito gestionale o politico che i dati dimostrano “fittizio”, ma unirsi a me nel fare un plauso più generale al comparto dirigenziale e a tutti i settori dell’Ente per il mantenimento degli standard storici di gestione dei servizi (non solo dei pagamenti), nonostante le difficoltà organizzative e di carenza del personale. Carenza numerica che sta sicuramente affaticando e prostrando una delle migliori strutture pubbliche del Piemonte (io stesso ho potuto osservare in questi mesi, da utente, le difficoltà degli sportelli al pubblico) e la cui risoluzione non sembra la priorità nell’agenda dell’Amministrazione. Sicuramente la risposta la avremo con il prossimo piano assunzionale che chiarirà cosa ne sarà della sostituzione delle molte risorse andate in pensione e delle procedure concorsuali annunciate».