Depuratore, entro giugno reflui trattati al massimo
Amag Reti Idriche, controlli in atto e potenziamento dei sistemi di gestione
ALESSANDRIA – È scattata il 28 gennaio 2020 la fase di avvio e gestione provvisoria delle nuove linee di trattamento biologico del depuratore di Alessandria Orti.
“Inizialmente – spiega Amag Reti Idriche – le nuove linee tratteranno circa il 20% dei reflui in arrivo, mentre la restante parte verrà trattata nelle due vecchie linee. Nel giro di sei mesi saranno in grado di trattare il 40% degli effluenti prodotti dalla città di Alessandria, lasciando il 60% alle vecchie linee, con grande efficienza e senza emissioni odorigene. In questa fase iniziale i reflui trattati dalle nuove linee sono controllati settimanalmente dal laboratorio aziendale con la supervisione della Provincia di Alessandria e dell’Arpa”.
Intanto, dopo la denuncia-querela contro ignoti presentata alla Procura a causa dell’elevata presenza di tensioattivi nei reflui in arrivo al depuratore Orti, Reti Idriche si è attivata con una serie di azioni: sono stati effettuati una serie di campionamenti in più punti della rete fognaria volti ad individuare le concentrazioni di tensioattivi più elevate. Ad oggi le concentrazioni maggiori risultano provenire dalla zona del rione Cristo e sobborghi a sud della Città recentemente collettati all’impianto di depurazione.
“Prevediamo quindi – conclude l’azienda – di poter concludere i lavori di miglioramento entro il mese di giugno del 2020 e quindi l’impianto di depurazione di Alessandria Orti potrà trattare in modo ottimale anche i reflui in arrivo da Spinetta Marengo e dalla zona Cristo e Casalbagliano“.