Zona umida, Legambiente protesta: “Il Terzo Valico l’ha distrutta”
Presidio di Legambiente per "la scomparsa dell?area umida un tempo presente all?interno della ex cava Cementir"
VOLTAGGIO — Presidio di Legambiente oggi a Voltaggio «per commemorare la scomparsa dell’area umida un tempo presente all’interno della ex cava Cementir». Gli attivisti dell’associazione si ritroveranno alle 11.00 presso lo slargo di fronte al cantiere del Terzo Valico – la cosiddetta finestra Val Lemme – lungo la strada per il passo della Bocchetta.
L’appuntamento è organizzato in occasione della Giornata mondiale delle aree umide, che dal 1971 tutela questi ecosistemi fondamentali per conservare una ricca diversità biologica di piante, uccelli, mammiferi, rettili, anfibi, pesci e invertebrati, garantire ingenti risorse di acqua e cibo e svolgere una funzione di mitigazione dai cambiamenti climatici.
«Denunceremo la mancata tutela di tale habitat di pregio, inserito peraltro nel sito Sic/Zps “Capanne di Marcarolo” e sensibilizzeremo in merito all’importante ruolo che le aree umide svolgono nella lotta al riscaldamento climatico e nella predisposizione di azioni volte al miglioramento della qualità dell’ambiente e del territorio», spiegano da Legambiente.
Nel recupero delle aree umide un ruolo determinante è stato svolto dall’ente di gestione delle Aree protette dell’Appennino piemontese, in qualità di centro referente per l’erpetofauna della Regione Piemonte. Tre i progetti realizzati tra val Lemme e val Borbera. Il primo è stato il ripristino del “lavatoio delle donne” presso la sede dell’Ecomuseo di Cascina Moglioni a Bosio; il recupero ha permesso del tritone appenninico e del colubro liscio. Sempre all’Ecomuseo di Cascina Moglioni, è stato realizzato un progetto più ampio di ripristino del prato umido. A Carrega Ligure, in località Lavaggio, è stata recuperata una zona umida che ospita il più importante sito riproduttivo noto per la rana temporaria. A Grondona è stato recuperato un pozzo con annesso abbeveratoio in pietra in località Lemmi.
Quest’anno lo slogan della campagna mondiale è “La vita prospera nelle zone umide”, per ricordarci che queste aree e in generale i sistemi idrici rappresentano un habitat fondamentale per una grandissima quantità e varietà di esseri viventi. Inoltre le zone umide immagazzinano grandi quantità di carbonio. Basti pensare che solo le torbiere, che coprono circa il 3 per cento del territorio del nostro pianeta, immagazzinano quasi un terzo di tutto il carbonio: il doppio di tutte le foreste del mondo. Le zone umide sono quindi i pozzi di assorbimento del carbonio più efficaci sulla Terra.