Gregucci: “Noi aggressivi, veloci, più coraggiosi”
Il mercato? "Non vogliamo riparare, ma costruire"
“Una settimana di lavoro, di aggiustamenti, di pianificazione e programma”. Anche una settimana di mercato, l’ultima, la più frenetica, “gli allenatori vorrebbero che finisse in fretta, inevitabilmente comporta distrazioni“. Adesso è finita, per i Grigi anche molto bene (mentre a Livorno i tifosi sono furiosi per la cessione di Gonnelli), e Gregucci può pensare solo alla sua squadra, alla Pianese, al campionato.
“Siamo all’anno zero: dobbiamo conoscerci bene, per intraprendere, insieme, un percorso ambizioso e solido, che faccia entusiasmare anche i nostri tifosi. E dia un senso di moralità profondo”. Moralità che, per il nuovo tecnico dei Grigi è “attaccamento ai colori sociali. Perché è così che si diventa riferimenti nella squadra, capaci di contagiare i nuovi e di insegnare loro il senso di appartenenza”.
Come sta, fisicamente, l’Alessandria? “Va valutata ancora meglio”. E valutazioni profonde sono indispensabili anche per gli arrivi: per Eleuteri e Di Quinzio, che già c’erano, per Martignago e Gonnelli che si sono aggiunti quasi in volata e che potrebbero anche permettere un cambiamento nel modulo. “Per me non contano i numeri, il modulo. Fondamentali, invece, sono i principi di gioco: la squadra deve essere aggressiva, veloce, deve cercare di attaccare avanti. Servono – insiste Gregucci – più concetti coraggiosi. Serve scrivere, di squadra, lo spartito tattico. E avere, tutti, ambizioni: vogliamo ambire a giocare in stadi importanti”.
La reazione dei giocatori alla ‘cura Gregucci’? “Sarei presuntuoso se esprimessi giudizi dopo solo sette giorni. Ecco, posso dire che è un gruppo di buoni lavoratori. Sto lottando contro il tempo per dare la mia idea e la mia identità”.
Nella scelta degli ultimi due innesti un input decisivo dell’allenatore? “Qui si lavora insieme. Lo si definisce ‘mercato di riparazione’: noi non vogliamo riparare, vogliamo costruire. Anzitutto una identità solida per la squadra”. Difficile ipotizzare che i nuovi partano subito, almeno non Martignago e Gonnelli: c’è, però, da fare i conti con qualche acciacco di settimana.
La Pianese? “Tatticamente è una delle squadre più organizzate per la categoria. Rognosa, combatterà, ci renderà la vita difficile”.