Sciagurati Grigi. Quanto lavoro per Gregucci
Naufragio in difesa. Accontentarsi del vantaggio e abbassarsi è un errore
Tutto dipende dalla testa, ha ragione Angelo Gregucci. Anche dalla testa, non solo. Anche dal lavoro e dalla consapevolezza “che in questa categorie, in C, anche in B, non conta il singolo, ma la squadra. E nessuno deve mai pensare di aver dato il massimo e accontentarsi. Ci si allena anche di notte, se serve“. Avrà tanto da lavorare il nuovo tecnico: da domani mattina, alle 11 alla Michelin, nessun giorno di pausa, troppi gli interventi da fare con urgenza.
VALENTINI – Infilato: non è impeccabile nel primo gol, ma nel secondo e nel terzo i compagni, anziché aiutarlo, lo ostacolano: 6.5
DOSSENA – In ritardo: sempre, negli anticipi, nella capacità di leggere la giocata dell’avversario. Il primo gol nasce dallo spazio che lascia ad Ogunseye. Anche nelle palle alte. Già a Gozzano in affanno, oggi in confusione totale: 4.5
COSENZA – Irriconoscibile: anzi, troppo riconoscibile rispetto alle ultime prestazioni in evidente difficoltà. Nel secondo tempo una serie di errori madornali e pericolosi, soprattutto da uno della sua esperienza: 4
SCIACCA – Affannato: anche per lui una prestazione intermittente, in ritardo in alcuni contrasti, spesso anticipato anche sulla velocità: 4.5
PRESTIA – (dal 42’st) Coinvolto: Gioca solo 7 minuti, ma anche lui è coinvolto nella confusione e nell’incapacità di spazzare via palla nella mischia al 90′: ng
ELEUTERI – Frenato: della serie vorrei, e pitrei anche, ma non mi risce di fare le cose come sarei in grado. Alcuni scatti illudono, ma anche gli esterni partono da fermi sono poco produttivi: 5.5
CASARINI – Vivace: rispetto ad altre gare è più mobile, più propositivo, va a cercare il gol, mette la palla del raddoppio. Dovrebbe giocare così per 90′ e non solo per mezzora: 6
SULJIC – Vagante: perché vaga spesso per il campo senza avere una idea precisa del suo compito. Recupera palloni, si abbassa, ma ha un po’ perso lo smalto e il contributo propositivo delle prime partite: 5.5
DI QUINZIO – (dal 33’st) Impalpabile: si nota poco, anche perché il suo ingresso coincide con l’inizio dei dieci minuti sciagurati, che nulla fa per cambiare: ng
CHIARELLO – Volenteroso: Fra i pochi ad accennare qualche giocata nel primo tempo, nell’azione del primo vantaggio un movimento fatto bene inganna la difesa. Può dare molto di più, nella posizione che Gregucci gli deve trovare: 6
GAZZI – (dal 20’st) Opaco: a parte il colpo di testa che aziona Eusepi nella manovra del 3-1 balbetta spesso con il pallone tra i piedi e se lo fa rubare troppe volte in zone nevralgiche del campo: 5
CELIA – Suggeritore: dei due esterni è quello che interpreta meglio la parte e mette in area palloni giusti. Sui compiti difensivi è sempre da rivedere: 6
EUSEPI – Opportunista: nell’azione del 2-0 evita anche un blocco degno del basket. Nel 3-1 è bravo a saltare Gozzi con astuzia. Va anche in difesa ed è sfortunato perché sul tiro di Pennington del 3-3 la sua deviazione spiazza Valentini. Festa rovinata per il gol numero 100 in carriera: 6
ARRIGHINI – Indisponente: mai una volta incisivo, quasi sempre anticipato, rimedia anche un cartellino evitabile. E’ nervoso, più di tutti, e assolutamente improduttivo: 4
SARTORE – (dal 33’st) Invisibile: a parte un guizzo iniziale, con ostinato e inutile possesso di palla, scompare nell’orrendo finale di tutta la squadra: ng