“Nella vita si sogna. Io non sono venuto per appiattirmi”
“Abbiamo preso due gol con otto giocatori nostri dentro l’area”. Angelo Gregucci ha visto tutto, passerà le prossime ore, anche la notte, a visionare i filmati di altre gare dei Grigi. “Bisogna lavorare tanto: lavoro fisico, nella testa, nella mentalità. Dobbiamo lavorare di squadra. Le partite, caso mai, si perdono con quelli più forti: oggi abbiamo fatto tutto noi“.
“Noi siamo nell’ultima categoria dei professionisti: nella vita o si sogna o ci si appiattisce. Io sono venuto qui per non appiattirmi. Il cavallo va mandato avanti più determinato. Fino ad ora questa squadra ha dimostrato di avere un dna pericoloso: ogni volta che va in vantaggio reputa più giusto abbassarsi. Voglio attacchi più forti, aggressività più alta. Non finire tutti in braccio al portiere”.
Perché di nuovo in Alessandria? “Per la società, per quello che vissuto qui, anche per vedere il calcio in maniera più ambiziosa“.
Arriverà qualcosa dal mercato? “Stiamo valutando. Se ci sono opportunità per migliorare penso di sì”.