Sciopero in Francia, decine di tir in coda a Novi per rifornirsi
Davanti all'Ilva la coda ha raggiunto anche il chilometro di lunghezza, con una quarantina di mezzi pesanti in attesa
NOVI LIGURE — In certi momenti la coda ha raggiunto anche il chilometro di lunghezza, con una quarantina di mezzi pesanti in attesa: a Novi Ligure, di fronte allo stabilimento Ilva di strada Boscomarengo, resiste infatti uno degli ultimi distributori di carburante del nord Italia che ancora riesce a erogare il Gnl.
Il gas naturale liquefatto per autotrazione è quasi sparito dai distributori italiani a causa degli scioperi in corso in Francia, che coinvolge anche il rigassificatore di Fos a Marsiglia, dove si approvvigionano oltre il 90 per cento degli importatori italiani sia del settore stradale che industriale. L’impianto di Marsiglia è il più vicino, perché in Italia non esistono impianti di rigassificazione e tutto il prodotto è importato tramite autobotti dall’estero.
Per fare fronte allo sciopero i distributori italiani stanno importando il gas dai centri di produzione di Barcellona e Rotterdam. L’approvvigionamento però è per forza di cose più lento e più costoso. «I nostri camion hanno solo due serbatoi per Gnl – spiega uno degli autisti in coda – Non c’è la possibilità di alimentarli con altri carburanti, come avviene ad esempio con le auto che viaggiano a Gpl e benzina o metano e benzina. Quindi non ci resta che aspettare».
Al distributore Ratti di strada Boscomarengo il Gnl arriva da Barcellona. Ieri nel pomeriggio era atteso un nuovo carico. Nel frattempo, visto che le scorte stavano cominciando a scarseggiare, i mezzi in attesa sono stati riforniti con 150 chili di Gnl ciascuno, quanto necessario per arrivare alle proprie destinazioni e ritornare agli impianti per un secondo rifornimento.