Ciarlo racconta quello schiavo cristiano diventato pascià
Nel volume dello scrittore di Sardigliano la storia di Dionigi Galeni, che fu tra i più influenti personaggi dell'Impero Ottomano
SERRAVALLE SCRIVIA — Oggi, venerdì 24 gennaio alle 18.00, presso la biblioteca di Serravalle Scrivia verrà presentato il romanzo “La versione di Dionigi Galeni” di Claudio Ciarlo. Introdurrà la storica Graziella Gaballo. “La versione di Dionigi Galeni” (Nuvole, 2019), secondo romanzo storico di Claudio Ciarlo sulla Calabria spagnola del XVI secolo, si spinge oltre i confini regionali e ha come teatro il Mediterraneo e i due grandi imperi che la storiografia europea ha contrassegnato come l’Età di Carlo V e di Solimano il Magnifico.
Il protagonista del romanzo è dichiarato nel titolo e non si tratta di una finzione letteraria: si tratta di Giovanni Dionigi Galeni (1519-1587), schiavo cristiano catturato dai corsari barbareschi, che abbracciò l’Islam e divenne uno degli uomini più importanti dell’impero ottomano e d’Europa. Di Kiliç Alì Pascià, che è il suo nome ottomano, resta a Istanbul il complesso della moschea che porta il suo nome e che commissionò a Mimar Sinan, il grande architetto ottomano accostato per genialità a Michelangelo. Pur avendo vissuto la sua vita adulta da illustre cittadino ottomano, ha mantenuto ostinatamente le sue origini calabresi, tanto da edificare un quartiere a Istanbul e chiamarlo “Calabria Nuova”.
Nel romanzo, Galeni ripercorre la sua vita parlandone in maniera confidenziale, senza compiacimenti e senza ripensamenti. Per quattrocento anni gli storici cristiani gli hanno dato del “rinnegato”, omettendo le relazioni economiche e le contaminazioni culturali fra due mondi pure segnati da conflitti religiosi e imperialistici. Galeni ci presenta la sua versione dei fatti dal punto di vista di chi militava sulla sponda opposta, senza nulla omettere della sua vicenda privata, dalla cattività alla rinascita, alla nostalgia della sua terra natale, all’amore, alla sua fede in Dio.
Claudio Ciarlo è nato a Montaldo in Calabria, vive e lavora a Sardigliano. Laureato in filosofia, ha curato (con Stefano Sassi) la pubblicazione di “La luminosa e altre storie: un libro fotografico dedicato a Serravalle” (1998) e pubblicato: “Obì: racconti in tre tempi” (2001); “La città sottile” (2003); “1561” (2014).