Tre punti oltre la paura. Ecco i Grigi 2.0
Prestia più energico, Di Quinzio fa intuire la sua qualità. Allenatori: anche Foscarini non interpellato
Dieci punti in quattro derby giocati: anche questo è un numero che conta. L’ultimo successo risale alla sfida con la Pro Vercelli, con il Gozzano è il quarto punto su sei disponibili nel doppio confronto. I tre di oggi pesano molto per la classifica, permettono di agganciare l’Albinoleffe, ricompattano l’ambiente dopo il pomeriggio più brutto contro il Renate. Nessun aspirante tecnico sugli spalti: Bisoli e Foscarini, raggiunti telefonicamemte, hanno escluso contatti, come anche Viali. Martini potrebbe vivere la stessa storia di Gotti all’Udinese? La decisione nelle prossime ore. Per oggi una gara di paura, di sofferenza, ma anche di capacità di soffrire, di voglia, di determinazione. Di tutti, anche di chi sabato era sembrato assente dal gioco.
VALENTINI – Reattivo: fa correre qualche brivido di troppo, come l’uscita su Pozzebon nel primo tempo, ma la parata in avvio dà più fiducia a tutta la squadra e anche nel secondo tempo è molto reattivo: 6.5
DOSSENA – Affannato: non sempre gli interventi sono decisi, soprattutto palla a terra. La catena di destra è la più impegnata, da Tomaselli, e qualche scivolone finisce per azionare le ripartenze. Meglio i contrasti aerei: 5.5
COSENZA – Energico: anche fin troppo irruente, tanto da meritarsi un giallo, ma si fa sentire, anche se è più in affanno quando il Gozzano sceglie di avanzare centralmente (con Fedato) e lo sorprende con qualche accelerazione: 5.5
PRESTIA – Attento: se Pozzebon ha pochi palloni giocabili (e non ne sfrutta uno) il merito è anche di chi non gli concede spazi e lo obbliga a forzare le conclusioni. Condizione in crescita: 6
ELEUTERI – Altalenante: ha bisogno del ritmo sui 90 minuti e lo troverà giocando. Per ora fa più fatica quando deve difendere rispetto a quando può andare sul fondo e mettere in area almeno tre cross perfetti: 6
CASARINI – Decisivo: finalmente una delle sue specialità, i calci piazzati. Mandare palla direttamente nell’angolino alto, beffando il portiere, è un bellissimo gesto tecnico che vale tre punti. 85 minuti più propositivi, anche se ancora con qualche passaggio a vuoto: 6.5
CASTELLANO (dal 40’st) – Utile: il Gozzano prova gli ultimi assalti, l’Alessandria cerca di tenere palla e salire. Anche l’ultimo entrato dà il suo contributo: ng
GAZZI – Bentornato: un po’ di ruggine nei primi minuti (e un cartellino) poi, soprattutto quando scotta di più, la palla che arriva a lui è gestita meglio, con anticipi e chiusure. In questo centrocampo il capitano è di una utilità essenziale: 6.5
SULJIC (dal 18’st) – Motivato: tutto smaltito, febbre e botta, mette la solita dose di sostanza. Anche nel finale quando aiuta la squadra a stare alta, dopo aver recuperato palloni in mezzo: 6
DI QUINZIO – Rivedibile: meglio rispetto al debutto, elegante nelle giocate, i palloni in area sono inviti da sfruttare meglio, anche se non sono molti. Con una condizione al 100 per cento il suo contributo qualitativo non potrà che essere un valore aggiunto: 6
CHIARELLO (dal 31’st) Intraprendente: ha energie da spendere e prova ad osare, l’azione migliore è il triangolo con Eusepi, che dovrebbe concretizzare con una conclusione più forte. Però è vivace, e quattro giorni prima, invece, era spento: 6
CELIA – Volenteroso: Se può fare la fascia nella metacampo in cui l’Alessandria attacca, allora accelera, se deve difendere s’inciampa un po’, anche se Prestia gli copre bene le spalle. Deve ritrovare la precisione nei cross: 6
EUSEPI – Generoso: Gli si può imputare qualche imprecisione sottoporta, e in un caso anche un pizzico di sfortuna per il salvataggio sulla linea, però gioca a tuttocampo per la squadra, va a fare il difensore aggiunto e aiuta a recuperare molti palloni: 6
ARRIGHINI – Intermittente: ha l’occasione migliore per segnare, nel primo tempo, ma Crespi gli nega il gol, con l’aiuto della traversa. Da uno che sa attaccare la profondità, come lui, è lecito aspettarsi un contributo diverso in contropiede: 6