Bufera in Comune, indagato vice sindaco
Nicoletta Albano voleva far dimettere il primo cittadino? Perquisizioni e sequestri dei Carabinieri
GAVI – AGGIORNAMENTO ore 21,30 In paese è calato il gelo, ma anche il silenzio. Sembra che nessuno intenda commentare. Tanti i telefoni spenti (oppure suonano a vuoto) tra gli esponenti di spicco della politica in val Lemme.
Non si sottrae invece al suo ruolo il capogruppo dell’opposizione in consiglio comunale, candidato sindaco nel 2016 quando è stata eletta Rita Semino. Sul caso di Gavi che vede il vice sindaco indagato per concussione, Mario Compareti si limita a qualche considerazione: “Ho sentito anch’io la notizia, a Gavi se ne parla molto, ma sono rimasto al consiglio comunale del 30 dicembre quando ho chiesto se corrispondesse al vero la notizia delle dimissioni. Ho posto la domanda a Rita Semino, ma mi ha risposto Nicoletta Albano sostenendo si trattasse di illazioni da paese. Da allora non ho più saputo niente”.
Al termine di quella seduta, Nicoletta Albano aveva sottolineato che l’approvazione del bilancio di previsione prima del 31 dicembre avrebbe consentito al Comune di Gavi di essere considerato virtuoso, di poter usufruire di benefici fiscali e sostituire i dipendenti dell’organico che si erano dimessi.
Bufera in municipio a Gavi. Il vice sindaco, Nicoletta Albano è sotto indagine per concussione.
I Carabinieri di Novi Ligure hanno fatto irruzione questa mattina in Comune, in via Mameli, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Alessandria. Una volta all’interno del palazzo cuore della vita politica di Gavi i militari hanno effettuato numerose perquisizioni al termine delle quali si sono portati via documenti e apparati informatici e telefonici che sarebbero stati ritenuti interessanti al fine delle indagini. Blitz anche nell’abitazione del vice sindaco.
Cosa sta succedendo? La vicenda sembrerebbe collegata alle voci secondo le quali il vice sindaco stesse premendo per costringere il primo cittadino (Rita Semino, 86 anni) a dimettersi per poter subentrare al suo posto. Chiacchiere? Se ne parlò già in occasione del consiglio comunale del 30 dicembre scorso, quando consiglieri dell’opposizione chiesero conto alla Albano di questi mormorii. Il vice sindaco negò, attribuendo quelle notizie a una sorta di boutade senza alcun fondamento.
Ora l’inchiesta, coordinata dalla Procura, chiarirà i fatti.