Depuratore, eccesso di tensio-attivi: esposto in Procura
La segnalazione di Amag Reti Idriche. Conte: "Così vanificati i nostri sforzi"
ALESSANDRIA – Nell’ambito dei controlli settimanali effettuati dal laboratorio interno di Amag Reti Idriche circa la qualità dei reflui in ingresso al depuratore di Alessandria Orti, sono stati rilevati dei valori eccessivi di tensioattivi: il limite previsto per gli scarichi in fognatura è di 4 mg/l e sono stati rilevati 34 mg/l.
Purtroppo non si tratta di un episodio isolato, quindi l’amministratore unico di Reti Idriche, Alfonso Conte, ha presentato un esposto querela contro ignoti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Alessandria. Nel frattempo, l’azienda ha avviato una campagna di monitoraggio della rete fognaria al fine di individuare i responsabili degli scarichi illeciti.
“Non è accettabile che per colpa di pochi venga vanificato il grande sforzo che Amag sta facendo per dare alla città di Alessandria un impianto di depurazione moderno e all’avanguardia: i lavori stanno procedendo e presto potremo trattare al meglio i reflui in ingresso all’impianto con la tecnologia dei cicli alternati in reattore unico, con una capacità depurativa di 110mila abitanti equivalenti” spiega Conte.
L’impianto è infatti oggetto di importanti lavori di miglioramento, che prevedono un quadro economico complessivo di 4.470.000 euro e che consentiranno di ottenere una capacità depurativa di 110mila abitanti equivalenti, grazie al dimensionamento delle linee di trattamento e a un innovativo processo di depurazione denominato ‘cicli alternati’, che attraverso l’informatizzazione dei processi consente di massimizzare la qualità dei reflui scaricati riducendo consumi elettrici e produzione di fanghi di depurazione.
Ad oggi sono in fase di avviamento le due nuove linee di trattamento 3 e 4 e sono stati risolti i problemi di emissioni dei mesi scorsi, mentre si sta ricreando la biomassa necessaria al completo abbattimento dell’azoto.
Nel piano degli investimenti, Amag Reti Idriche ha previsto un ulteriore investimento di 1 milione di euro, volto alla realizzazione di un nuovo sollevamento iniziale rispettoso delle prescrizioni degli organi di controllo e dotato di un sistema di captazione degli odori e relativo trattamento dell’aria. Diversamente da quanto previsto in precedenza, consentirà di effettuare la grigliatura grossolana e fine dei reflui in ingresso fino a cinque volte la portata in tempo di secca e sarà costruito sotto il piano di campagna. Anche il sistema di raccolta del rifiuto prodotto è posizionato nel sottosuolo e dotato di copertura in modo da azzerare le emissioni e l’impatto ambientale.
È previsto infine il mantenimento di funzione dell’attuale sistema di sollevamento e trattamento iniziale in modo da poter garantire con continuità il trattamento dei reflui: l’impianto, al termine dei lavori, sarà dotato di quattro linee di trattamento indipendenti fra di loro e progettate per consentire di far fronte alle necessarie manutenzioni ordinarie e straordinarie e di fronteggiare al meglio eventuali situazioni di emergenza.