“Mamme italiane nel mondo”: tra le autrici l”Alessandrina in America’
Dodici racconti di mamme italiane espatriate in ogni angolo del mondo: emozioni, storie vere, vissute con passione. Il libro sostiene progetti di beneficenza. Claudia Pessarelli sabato 18 gennaio lo presenterà alla libreria Mondadori
INTERVISTA – Dodici racconti di mamme italiane espatriate in ogni angolo dei cinque continenti: emozioni, storie vere, vissute con passione e trascritte per trascinare i lettori verso l’esplorazione di nuove culture e nuovi paesi: Germania, Olanda, Svizzera, Stati Uniti d’America (da costa a costa), Brasile, Isole Falkland, Senegal, Australia,Kuwait, Emirati Arabi, Regno Unito. Tra le autrici di Mamme italiane nel mondo 2 (Prospettiva editrice, 2019) anche Claudia Pessarelli, alessandrina di origine, trapiantata da molti anni negli Stati Uniti, prima a Pittsburgh, poi a Milwaukee, per alcuni anni collaboratrice di AlessandriaNews per raccontare delle sue esperienze di vita in America e degli italiani che vivono all’estero.
Farmacista nella vita italiana, ha seguito il marito che per lavoro era stato trasferito negli Usa dove ha smesso il camice bianco e dove da 15 anni insegna italiano e cultura italiana all’Università. È mamma di Francesca, nata e vissuta negli States, ma bilingue e bi-cultura.
Claudia Pessarelli presenterà il libro sabato 18 gennaio alle 17 alla Libreria Mondadori di via Trotti.
Come e da chi è nata l’idea del libro?
Stella Colonna ha seguito il progetto e ha curato entrambi i libri (il primo è uscito nel 2018, ndr). Al suo primo espatrio, avendo vissuto tutti i disagi e le difficoltà legate ad un passaggio così importante, è entrata in un gruppo Fb di mamme espatriate. Ha raccontato di aver trovato solo in loro un gruppo di conforto che ha cercato di riunire in un progetto così importante come un libro. Storie di mamme che possono sostenere, aiutare e confortare altre mamme (o anche papà) nel salto oltrepatria, sia per chi l’ha fatto e sia per chi vorrebbe farlo.
Di che cosa trattano i libri?
Entrambi sono raccolte di racconti che toccano tutti e 5 i continenti. Nel primo ce ne sono 19, nel secondo 12. Ogni mamma racconta la sua storia in circa 15-20 pagine, partendo dalla vita in Italia fino al momento della decisione di espatriare e alla situazione attuale. Molte storie portano con loro non solo il tema “espatrio”, ma ci fanno vivere altre situazioni dei Paesi in cui le mamme si trovavano in un certo momento: dalla caduta delle Torri gemelle al terremoto all’Aquila, fino alla crisi dei mutui subprime. Ci sono mamme che hanno dovuto lasciare i loro figli in Italia o che li hanno dovuti portare con l’eliambulanza per salvargli la vita affrontando 4 lunghe ore di tempesta. 31 storie complesse ed emozionanti una diversa dall’altra.
La particolarità dei racconti non è solo il contenuto, ma la loro struttura di contorno: ogni storia è preceduta da un abstract, una sorta di trailer che in mezza pagina introduce il lettore a ciò che sta per leggere. Subito dopo c’è una scheda del Paese (o dei Paesi) di espatrio della mamma che lo racconta: anche questo serve per introdurre il lettore al clima e all’ambientazione del racconto. Poi c’è il racconto vero e proprio. In chiusura una scheda chiamata “Come ho fatto io”, una sorta di vademecum con indirizzi internet utili per iniziare a fare ricerche sul luogo raccontato: senza la presunzione di farne una guida oggettiva, è una lista di ricerche soggettive che sono pur sempre un valido spunto.
Come sono state scelte le autrici?
Le autrici del primo libro sono state contattate in un gruppo di mamme espatriate tramite un post “Chi di voi vuole scrivere e pubblicare la propria storia?” e da lì sono stati scelti 19 racconti. Il primo libro ha dato via ad una pagina e un gruppo Fb omonimo del libro. Le autrici del secondo volume sono state contattate nel gruppo Fb. È proprio il caso di dire che in questa circostanza i social sono stati essenziali per unire piuttosto che intralciare i rapporti sociali.
I due libri sostengo progetti di beneficenza.
La prima edizione del primo libro ha sostenuto Time4life e ha contribuito alla costruzione del centro nascite in Benin. Dalla seconda edizione del primo e con il secondo libro tutte le autrici all’unanimità hanno deciso di sostenere più progetti di beneficenza coinvolgendo anche il gruppo di mamme su Facebook. Abbiamo sostenuto e finanziato Antea onlus che si occupa di sostenere i malati in fase terminale, con l’esordio del secondo libro. Da gennaio a marzo 2020 i proventi andranno al Gaslini di Genova per il reparto oncologico pediatrico. A seguire sono in valutazione associazioni come Heal, Still I Rise e molte altre ancora. Alle autrici e alla curatrice non è mai arrivato un cent. Devolvere tutto è stata la base del progetto del libro fin dalle origini. Il motivo era evitare di legare questo tipo di lavoro al denaro, ma di collegarlo all’idea di contributo e sostegno di chi ha bisogno. Il libro stesso nasce per sostenere e aiutare altre mamme. Molte di noi hanno anzi investito in campagne Facebook per dare visibilità al libro, molte hanno viaggiato per fare presentazioni in librerie, preso ferie e chiesto permessi per fare interviste. La strada è questa. Per questo motivo anche io ho scritto la mia storia. Ho voluto partecipare al secondo volume e ne sono stata felicissima, perché questa esperienza mi ha arricchita e mi fatto conoscere le altre mamme sparse per il mondo. Vi racconterò di più se mi verrete a trovare il 18 gennaio. Come ‘Un’alessandrina in America’ mi avete conosciuta dalle pagine di AlessandriaNews, ora spero proprio di potervi incontrare di persona.