‘Eleuteri e Di Quinzio contro il Renate ci saranno’
Scazzola: 'Sono acquisti anche per il futuro, ma già quest'anno prendiamoci qualcosa di importante'
“Eleuteri e Di Quinzio? Saranno sicuramente della partita”. Cristiano Scazzola non dice se dall’inizio o, più probabilmente, a gara in corso. “Nella prima fase della stagione non hanno avuto grandi minutaggi, ma sono allenati e pronti”. Domani, a Meda contro il Renate, sarà la prima volta in maglia grigia dei primi due acquisti del mercato di gennaio: al tecnico il compito di gestire bene l’utilizzo ,soprattutto, di chi rientra da un lungo stop, argomento cruciale anche il trittico di partite in otto giorni. Gli infleunzati tutti sfebbrati, anche M’Hamsi (“ha avuto la febbre fino a ieri”), unico dubbio per Suljic, “non per l’influenza, ma per una botta di domenica. Lo valutiamo prima della gara”. Più probabile, per il francobosniaco, un turno di riposo, per essere pronto per il recupero di mercoledì a Gozzano.
I due innesti (numeri di maglia 10 per Di Quinzio e 2 per Eleuteri) possono cambiare la prospettiva del girone di ritorno, anche tatticamente? “Sicuramente la rosa torna quasi al completo. Nell’andata solo in due partite era successo di avere tutti a disposizione, una proprio con il Renate, l’altra a Olbia: dalla quinta giornata non è più accaduto. Siamo soddisfatti per chi è arrivato, soprattutto perché, al netto di qualche elemento che deve ancora trovare la condizione migliore dopo un lungo stop, siamo di nuovo al completo”.
La possibilità del ritorno al 3-5-2, adesso, è più concreta. “E’ arrivato Eleuteri, un ottimo giovane, che va nel ruolo di Cambiaso. Fin dall’inizio è stata chiara la nostra scelta per gli esterni under. Di Quinzio porta in dote una qualità che, forse, nel girone di andata non avevamo, sicuramente aggiunge caratteristiche che, prima, non ci appartenevano“. Il modulo, allora? “Il nostro gioco è, anche, il risultato della tipologia di giovani che abbiamo: Celia è, sicuramente, più un quinto a sinistra, come lo era a destra, Cambiaso. Abbiamo anche Cleur e Gilli, adesso c’è Eleuteri. Nell’evoluzione del modulo la presenza di un giocatore come Di Quinzio può permettere una interpretazione diversa, come atteggiamento, anche come qualità“.
Una scelta meditata, “come già in estate, abbiamo guardato alla tecnica e al valore morale. Sono arrivate due ottime persone, che si stanno già inserendo bene in un gruppo unito, solido. Questo conta molto, la solidità del gruppo: ci ha permesso di superare i passaggi delicati del girone di andata e sarà fondamentale nei prossimi quattro mesi, per arrivare in fondo e potersi giocare qualcosa di importante“.
I primi due acquisti indicano chiaramente, soprattutto Di Quinzio a titolo definitivo, che l’Alessandria sta già lavorando per il futuro. “Assolutamente vero, ma questo non significa pensare “vada come vada”. Dobbiamo insistere, come già stiamo facendo, per migliorare, anche i piccoli dettagli. Siamo partiti da zero, i progressi ci sono stati, c’è una base solida, anche i giovani sono cresciuti: stiamo aggiungendo tasselli – insiste Scazzola – per alzare la qualità“.
A Renate inizia un trittico che anche l’allenatore considera “fondamentale”. In cui la gestione delle risorse a disposizione è essenziale, “un utilizzo ragionato anche di chi arriva dagli infortuni, per prevenire ricadute”. Qualche problema di organico possono averlo gli avversari. “Hanno due difensori squalificati (Anghileri e Baniya, oltre a Teso andato in prestito alla Giana, ndr), ma sono una squadra quadrata, che ha perso solo tre partite, con una buonissima organizzazione di gioco e un mix giovani – esperti che funziona. Le assenze non necessariamente condizionano: penso a noi e alle molte gare, almeno una decina, in cui abbiamo dovuto fare i conti con più forfait”.
Domenica la svolta è arrivata dalla panchina. “Le statistice dicono che, per il rendimento e i risultati nel primo tempo, saremmo primi da soli. E’ anche vero che i tanti infortuni, nelle scelte, pesano e anche nel contributo a gara in corso”. Adesso, con i recuperi e gli arrivi (almeno ancora un esperto in avanti) la situazione è diversa: a Renate il primo atto.