Emendatori e Pernigotti, nulla di chiarito
Preoccupa il rinvio dell?udienza sul 'caso' della cessione della gelateria
NOVI LIGURE — Motivi tecnici non attribuibili alla volontà delle parti e, men che meno, all’intenzione di giungere a un accordo extragiudiziario tra Pernigotti e l’impresario romagnolo Giordano Emendatori, sarebbero alla base del rinvio dell’udienza del tribunale civile di Milano che era fissata per oggi, martedì, ed è stata posticipata a mercoledì 29 gennaio.
Avrebbe dovuto prendere in esame il ricorso alla magistratura di Emendatori, che vuole fare valere il preliminare di accordo che aveva sottoscritto nella scorsa estate con gli attuali proprietari dell’azienda dolciaria per acquisire il settore commerciale dei prodotti per la gelateria, sino al 2018 considerato una ‘cassaforte’ perché consentiva di recuperare le perdite accusate in altri comparti. A sorpresa, il ramo è stato ceduto al gruppo Optima di San Clemente di Romagna ed Emendatori ha fatto ricorso alla magistratura chiedendone il sequestro, oltre all’annullamento del contratto di cessione. Se ciò non fosse stato possibile, almeno un cospicuo risarcimento danni.
Nell’immediatezza del ricorso, il giudice non ha accolto la domanda di sequestro per sentire la versione della società attualmente di proprietà dei fratelli Toksöz. L’improvviso rinvio dell’udienza preoccupa però i lavoratori, perché getta ulteriori dubbi sul futuro: a questo punto, diventerà argomento principale di confronto tra i dirigenti e i rappresentanti sindacali nell’incontro fissato da una settimana per la trattativa riguardante il trasferimento di 22 impiegati da Novi Ligure a Milano.