Il Comune salda i debiti con Fondazione Tra. E con Aspal?
Ancora sul filo di lana ogni possibile strada che l'amministrazione pensa di percorrere per ridare alla città il Teatro, visto come ?contenitore polifunzionale, magari anche con una scuola di teatro al suo interno? dall'assessore Giovanni Barosini
ALESSANDRIA – Tra le tante partite ancora aperte che riguardano il Teatro comunale, Palazzo Rosso prova a mettere un punto almeno sui debiti verso la Fondazione Teatro Regionale Alessandrino che riguardano il periodo pre-dissesto e che sono stati gestiti dall’Organismo straordinario di liquidazione. Il credito riconosciuto alla Fondazione Tra (che ha gestito il Teatro fino al 2011) era di 273mila euro. Ora è una determinazione dirigenziale ad aver chiuso la transazione con il pagamento alla fine di questo mese del rimanente debito: 153mila 600 euro, visto che quasi altri 120mila il Comune li aveva già dovuti pagare relativamente a pignoramenti avanzati da specifici fornitori della Fondazione. Soldi messi da parte in un apposito fondo rischi per i debiti ‘ante dissesto’, oltre ad una parte di applicazione di avanzo accantonato.
Poi c’è Aspal
Diversa è invece la questione Aspal in liquidazione, che tiene ancora sul filo di lana il Comune e ogni possibile strada che l’amministrazione pensa di percorrere per ridare alla città il Teatro, visto come “contenitore polifunzionale, magari anche con una scuola di teatro al suo interno” dall’assessore Giovanni Barosini.
Ma oggi a che punto siamo? “I debiti verso i fornitori esterni ad Aspal sono rimasti davvero pochi sia nel numero che nelle somme– ha spiegato il vicesindaco Davide Buzzi Langhi dopo un confronto con il liquidatore della partecipata, Massimo Bianchi – Entro febbraio si vuole chiudere del tutto questa partita e anche quella che riguarda i tre lavoratori ex Aspal, che confluiranno nel gruppo Amag”.
Resterebbe quindi da risolvere solo il rapporto Aspal-Comune: il primo detiene il diritto di superficie del Teatro, il secondo vanta crediti dall’azienda in liquidazione. “Vediamo se sarà possibile una sorta di compensazione, per riuscire a tornare in possesso del bene. E a quel punto sarà necessario pensare di investire denaro, magari utilizzando – ad esempio – parte dei soldi del Decreto Crescita”. Così almeno la pensa una parte della maggioranza di governo di Palazzo Rosso.
Nell’immediato invece, Buzzi Langhi e Bianchi, hanno deciso per un sopralluogo nella struttura, per verificare se le perdite e le infiltrazioni che stanno danneggiando alcune sale dipendono dalle condizioni del tetto: “ci sarebbe qualche somma a disposizione per interventi urgenti” sono state le parole dell’assessore.