“In quella piazza ci abbiamo creduto per prime. Apriamo un confronto”
Santa Maria di Castello, parlano le titolari del Roxy: "La Ztl modificata solo temporaneamente. Ora siamo isolate"
ALESSANDRIA – Sul caso della Ztl modificata in piazza Santa Maria di Castello fino al 21 marzo, con apertura serale dalle 19 alle 24 per agevolare i soggetti con difficoltà ad accedere a un locale pubblico, interviene chi, quel locale pubblico – ovvero la pizzeria Roxy – gestisce quotidianamente.
Con un post su Facebook, le titolari spiegano che “per prima cosa vorremmo puntualizzare che in tutto il centro alessandrino, ad esclusione di piazzetta della Lega, di sera le auto circolano eppure nessuno protesta. Nonostante ciò, siamo sempre state accondiscendenti verso questa ‘anomalia’, fino a che non siamo state costrette a chiudere una delle nostre due attività (Ooh My Garage, ndr) per mancanza di lavoro durante i mesi invernali. Per noi andrebbe benissimo che la piazza rimanesse esclusivamente pedonale 24 ore su 24, a condizione che l’area pedonale di Borgo Rovereto si possa estendere fino ad allacciarsi al centro pedonale e che i commercianti di zona, a loro volta, si rendessero disponibili all’ampliamento del tratto pedonale serale con lo scopo di creare movimento di persone a piedi“.
Secondo le proprietarie del locale, “oggi piazza Santa Maria di Castello è totalmente isolata e decentrata. Sinceramente non abbiamo mai visto nessuno parcheggiare all’imbocco della piazza per venire a passeggiare nell’isola pedonale in pieno inverno di sera. Se ci vieni è perché ci abiti, ci lavori, vai a messa. Di sera, in inverno, siamo l’unico locale aperto, perché i nostri vicini di Orto Zero aprono solo venerdì e sabato. Non pensavamo di avvelenare l’aria alessandrina con il passaggio di poche auto dalle 19 alle 24. Non vogliamo far tornare la piazza un parcheggio. Volevamo solo aver le stesse opportunità lavorative di tutte le altre attività del centro che sono visibili e raggiungibili, senza per questo generare l’indignazione di nessuno”.
E sottolineano: “Vorremmo aggiungere a questa spiacevole esperienza che la nostra è un’attività commerciale che si sostiene senza alcuna agevolazione fiscale, senza alcun contributo e anche una minima flessione può provocare un danno economico irreversibile. In questa piazza ci abbiamo investito, ci abbiamo creduto e per anni, prima della ristrutturazione, ci siamo occupate del decoro della zona, che ai tempi era totalmente abbandonata a se stessa. Abbiamo chiesto e ottenuto che venisse illuminata, che le enormi buche della pavimentazione venissero colmate; spesso con camion di ghiaia pagati a nostre spese. Abbiamo segnalato episodi di spaccio e ci siamo adoperate per quanto possibile per far ritrovare a questa piazza una dignità che dopo anni di degrado si era perduta”.
Ecco perché, secondo loro, “la piazza deve esser un luogo fruibile per tutti, avendo ben presente che una piazza senza locali resta un luogo senza persone a rischio di desertificazione. Proponiamo quindi agli insoddisfatti di questa soluzione temporanea, ribadiamo, di sederci a un tavolo tutti insieme per trovare di comune accordo soluzioni in grado di soddisfare le esigenze di tutti“.