“Chi arriva deve avere umiltà e voglia di mettersi in discussione”
Gazzi: "La posizione nei playoff dipende da noi". Mercato: Ponzio in prestito alla Sanremese
Per ora il mercato dell’Alessandria registra una uscita: il difensore Marco Ponzio, classe 2001, ceduto in prestito alla Sanremese, nel girone A della serie D. Per chi, invece, arriverà nei prossimi giorni le indicazioni le dà Alessandro Gazzi, che si è ripreso i gradi di capitano e già contro la Carrarese è pronto a rimettersi la fascia. “Gli innesti di metà campionato li decide la società, insieme all’allenatore. Quel che conta è che chi arriva qui abbia lo spirito giusto, la voglia di mettersi in discussione, grande umiltà, in punta di piedi, cercando di integrarsi bene con la squadra capendo il ‘mood’ emotivo che c’è all’interno del gruppo“. Un gruppo che, a giudizio di Gazzi, fino ad ora, “ha dimostrato di non soffrire le difficoltà, ma ha margini di miglioramento”.
L’obiettivo sono i playoff. “Non c’è ombra di dubbio. In quale posizione sarà il girone di ritorno a dirlo, in un campionato lungo e molto equilibrato, in cui non ci sono gare facili e i rischi maggiori possono venire proprio da avversarie considerate più semplici o abbordabili”. Monza a parte, classifica molto compatta. “Ci sono altre squadre che stanno andando forte, dobbiamo cercare di recuperare un po’ di terreno perso nella prima parte del campionato“. L’Alessandria ha tutto per essere protagonista nei playoff o manca qualcosa? “I playoff sono un campionato a parte, da giocare al 100 per cento. Il percorso di avvicinamento deve essere di crescita, affrontando i passaggi più delicati, perché è in quei momenti che si capisce chi siamo, di che pasta siamo fatti e cosa possiamo fare“.
Le condizioni di Gazzi dopo la sosta? “Sto bene, ormai è più di un mese che lavoro con il gruppo e sto recuperando la condizione che ho inevitabilmente un po’ perso per gli infortuni”. Scazzola sostiene che i primi acquisti dei Grigi sono Gazzi e Casarini. “Spero di poter dare il mio contributo. L’impegno e la volontà ci sono, e forti, mi auguro di aver chiuso con gli acciacchi che mi hanno condizionato nella prima parte della stagione. Sto cercando di rimodulare gli obiettivi che mi ero profissato a inizio campionato. Obiettivi di presenze e di contenuti“.
Se Scazzola chiedesse a Gazzi di fare, magari anche solo per una gara, il centrale in difesa? “Io cerco sempre di migliorare il mio rendimento, qualsiasi richiesta mi venga fatta. Accetto le scelte tecniche che mi riguardano, sono per me uno stimolo per migliorare e capire caratteristiche che, magari, non avevo ancora scoperto“.
La sorpresa e la delusione del girone, al netto del Monza che domina? “Se guardo la classifica mi viene da dire Renate, che forse era la meno pronosticabile in quella posizione. Ci sarebbe anche il Pontedera che, però, da quando sono in C, è sempre stata una avversaria scomoda. La graduatoria, comunque, è molto realista e rispecchia, quasi interamente, quanto si è visto sul campo”. Ai Grigi mancano alcuni punti, perché dopo una partenza lanciata ci sono stati risultati altalenanti e momenti di fatica. Come li ha vissuti Gazzi da fuori? “Con la voglia di entrare in campo per dare una mano. In un’annata ci sono periodi favorevoli e altri meno: fondamentale avere sempre l’equilibrio per valutare tutti i momenti, perché ci possono essere risultati positivi che nascondono lacune. Bisogna analizzare con obiettività tutti i passaggi, perché è così che si cresce”.
Alessandro Gazzi è fra i pochi a giocare con le scarpe nere. Come quelle di Rummenigge. Le versioni colorate e fluo mai? “In partita mai, qualche volta in allenamento. Con i piedi che mi ritrovo, non ho bisogno di mettere tanto colore. Mi va bene una scarpa nera“. Ironico, oltre che intelligente, il capitano. Anzi, intelligentemente ironico.