“La sfida dei contadini? Ormai devono essere più veloci della natura”
ALESSANDRIA – «Ormai abbiamo imparato: gli agricoltori devono essere più veloci della natura». Significa che «quando si può lavorare i campi lo si deve fare, senza indugi, perché il meteo è folle e perdere tempo potrebbe essere fatale».
Dall’osservatorio privilegiato della regione, il numero uno della Cia piemontese, l’alessandrino Gabriele Carenini, ha un consiglio da dare e un bilancio 2019 da redigere.
Già immaginiamo che questa intervista sarà un muro del pianto. O no? “Eh, d’altronde è stato un anno molto difficile, sotto vari aspetti, a cominciare dai prezzi. Quelli al dettaglio sono tutti inferiori rispetto al 2018. Ci sono varianti, ma in generale per i nostri agricoltori la remunerazione è bassa“.
Il meteo ci ha messo del suo. “Le colture autunnali e invernali hanno patito le alluvioni di ottobre e di novembre. L’acqua non ha permesso a molte aziende di seminare il grano e chi lo aveva già fatto si è trovato con i campi allagati. Recuperare è possibile, ma al momento la terra è talmente molle da rendere difficile ogni operazione agricola. Il raccolto verrà penalizzato di certo”.