Caldone, il politico genuino che sapeva sempre farsi ben volere
Morto a 62 anni, vinto dalla malattia. Ieri molta gente ai funerali
VOLPEDO – Martedì si è chiuso un anno ed è finita un’epoca. Quella di Giancarlo Caldone, non solo il sindaco di Volpedo ma l’amico di una vallata; non solo un politico noto, ma un punto di riferimento per molti, al di là dei partiti, delle tessere, delle beghe da fazioni.
Era socialista anche senza il Psi, Caldone. Ma, anzitutto, era un uomo più del popolo che delle istituzioni, più della strada che dei palazzi, anche se questi li ha frequentati, magari non sempre mostrandosi a proprio agio.
È morto a San Silvestro, Caldone, vinto da un tumore che lo affliggeva da qualche mese. Aveva 62 anni e molte cose ancora da fare per quel paese che ha cercato di valorizzare in tutto e per tutto, continuando a spiegare che Volpedo non è solo la porta della Val Curone, ma un accogliente salotto; che il pittore Pellizza lo ha fatto conoscere al mondo, ma che, oltre alla storia, c’è il presente; che il “Quarto Stato” è ambientato nella sua suggestiva piazzetta, ma che le pesche continuano a essere una bontà, in una terra di formaggi di qualità e salumi d’eccellenza.