Saluta il 2019, anno intenso per l’Ovadese
Tanti fatti negli ultimi dodici mesi, abbiamo provato a ripercorrerli
OVADA – Si conclude un anno intenso, ricco di temi e di fatti per tutto l’Ovadese. Abbiamo provato a riassumerlo in telegrammi, come da tradizione al termine di ogni anno.
A come A26 L’autostrada al centro nell’ultimo mese di tante polemiche. Chiusa un lunedì sera, riaperta il giorno successivo ad una corsia. Sullo sfondo una vicenda inquietante che contribuisce alla perdita di fiducia della gente nel confronto di istituzioni e tradizionali punti di riferimento. Autostrada intesa anche come casello che qualcuno vorrebbe spostare in modo da alleggerire il peso della viabilità cittadina. Una scelta fatta tanti anni fa, con logiche diverse, che ora appare penalizzante.
B come Benfante Il colosso dei rifiuti che ha annunciato l’intenzione di sfruttare parte dell’area lasciata libera dalla Sapsa Bedding alla Caraffa per installare un nuovo moderno stabilimento per il trattamento dei rifiuti e la produzione di combustibile ad alto valore.
C come comunità Il reparto inaugurato la scorsa primavera al secondo piano dell’ospedale cittadino, gestito con la partecipazione dei medici di famiglia, esperimento di gestione delle problematiche della cronicità in un territorio in cui l’età avanzata di molti abitanti è il primo fattore da tenere in considerazione quando si parla di sanità e salute.
D come Dolcetto Il vino identitario del nostro territorio, celebrato su impulso decisivo dell’Enoteca accolto dalla Regione. Un ponte con Dogliani e Diano d’Alba che apre interessanti prospettive per lo sviluppo della nostra economia, non solo in termini di agricoltura ma anche di turismo e ricettività per appassionati.
E come elezioni L’anno che si conclude ha portato un avvicendamento politico a livello regionale con il centro destra di nuovo in sella con Alberto Cirio e due assessori, Marco Propotopapa (Agricoltura) e Vittoria Poggio (Commercio e Turismo) della provincia di Alessandria.
F come Fisiatria Il reparto perennemente in bilico tra valorizzazione di una professionalità eccellente e riconosciuta da tutti e lo smantellamento in ragione di un trasferimento già previsto a Tortona. La recente visita dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi ha rimesso in discussione un percorso che oramai pareva inevitabile. Ovada attende di sapere qualcosa su una risorsa molto importante.
G come Garitta Ritrovato morto in un campo accanto alla massicciata del treno nella mattinata del 1° gennaio 2019. Un inizio choc per tutta la città. Successivamente la vicenda ha assunto contorni più chiari con l’arresto della giovane Aurela Perhati, unica accusata dell’omicidio dell’uomo travolto dall’auto della ragazza durante un tentativo di fuga.
I come Iat L’ufficio di promozione turistica in centro storico, una risorsa importante alla quale si dovrebbe dare una volta per tutte un indirizzo definitivo. Cosa farne? Come farlo diventare davvero un’opportunità per un progetto comune di tutto l’Ovadese?
L come Lantero Il sindaco che lo scorso maggio ha ottenuto il suo secondo mandato. Un caso particolare di come il livello locale sia andato contro l’indirizzo più diffuso dell’attuale politica. Un dato rimarchevole in una tornata amministrativa che ha riproposto tante facce conosciute, alcuni ritorni e ben poche vere novità.
M come maltempo Il vero protagonista degli ultimi due mesi che ci ha riportato allo scenario del 2011 e del 2014. Come cinque anni fa il prezzo più alto l’ha pagato Castelletto d’Orba con l’esondazione del rio Albara e un territorio devastato dalla furia dell’acqua. Piogge che non hanno risparmiato nessuno. Con le ossa rotte è uscita la rete viabile provinciale. I Comuni hanno subito danni che rischiano di portare al collasso i bilanci dei prossimi anni. Ovada fa i conti in particolare con la frana di San Bernardo che ha costretto all’allontanamento da casa una trentina di residenti dell’area.
N come
O come Ori Il nostro “magazine”, uscito a luglio con “l’ovadese”, l’inizio di un progetto che mira a raccontare il nostro territorio attraverso le particolarità, le bellezze e i personaggi. Il primo segno tangibile dopo la fusione tra Soged (l’editoriale de “Il Piccolo”) e la Sic, responsabile per il nostro settimanale cartaceo e “il novese” dal quale è nato un gruppo più forte e ampio che mira a essere protagonista nei prossimi anni nell’informazione locale.
P come Promozione Il campionato di calcio che con qualche difficoltà inattesa sta affrontando dopo molti anni l’Ovadese Silvanese. Una prima parte di anno trionfale per la società cittadina, tornata dopo qualche tempo a una ribalta più adeguata, un periodo autunnale nel quale è stato pagato lo scotto del noviziato con qualche errore di troppo. La primavera 2020 dovrà confermare la categoria per un consolidamento successivo.
Q come qualità della vita. Un argomento sul quale si dibatte da anni. Sicuramente più alta rispetto ad altre aree della provincia. Un elemento non troppo percepito dalla cittadinanza, velatamente scontenta di tutto. Ma i servizi pubblici rimangono un problema in una rete con maglie più ampie rispetto al passato.
R come rinnovamento Ciò che davvero manca a un territorio che fatica a connettersi e a trovare dentro sé stesso le risorse per essere più attrattivo per chi viene da fuori. Un conseguente atteggiamento di chiusura che non si lega troppo ai tempi che stiamo vivendo.
S come spazzatura L’anno che si conclude è stato quello dell’introduzione del “porta a porta”, delle polemiche, dei sacchetti abbandonati lungo le strade di un generale cambiamento della mentalità. I dati preliminari dicono, con una percentuale di differenziata nel centro zona attorno all’80% che la prima parte della sfida è stata vinta. Il percorso è ancora lungo. Nel frattempo anche Molare e Cassinelle dovranno, nel 2020, affrontare la transizione.
T come treni Genova è sempre più lontana in treno, un disagio per tutto il nostro territorio confermato anche dal recente inserimento tra le peggiori linee del Paese nel rapporto annuale di Legambiente. Non è una novità anche se negli ultimi anni non era successo: non che questo sia di consolazione.
U come
V come Villa Gabrieli Un tesoro che tutta la città deve riscoprire. Punto di partenza il progetto avviato da Vela e Cigno per dare una destinazione d’uso concreta al parco, un’importante risorsa anche per i pazienti del Day Hospital Oncologico.
Z come Zillante, il direttore del Consorzio che si occupa delle politiche sociali su tutto l’Ovadese che ha assunto la carica lo scorso settembre raccogliendo il testimone da Emilio Delucchi che ne è stato per più di vent’anni responsabile.