Pedaggi autostradali, 2020 senza rincari
Niente sorprese al casello: sospesi dal "decreto milleproroghe" gli incrementi tariffari su quasi tutte le autostrade italiane
ROMA — Congelati gli aumenti tariffari su quasi tutte le autostrade italiane: oggi, 1° gennaio, non scatterà dunque il consueto rincaro dei pedaggi. A renderlo noto è il ministero dei Trasporti, che cita il cosiddetto “decreto milleproroghe”.
In particolare, per quanto riguarda il territorio piemontese, non è stato autorizzato alcun aumento alle società per le quali il contratto di concessione risulta scaduto, vale a dire Ativa (autostrada A5 Torino-Ivrea-Quincinetto) e Satap (autostrada A21 Torino-Alessandria-Piacenza).
Sospesi (o meglio: differiti) gli incrementi tariffari per la Milano-Serravalle, la Asti-Cuneo e per la società Autostrade per l’Italia, che gestisce la A26 e A7 da Serravalle a Genova. Stessa sorte per le autostrade A6 Torino-Savona, A10 Genova-Ventimiglia e A12 Genova-Livorno. Il decreto milleproroghe inoltre ha confermato la sospensione degli aumenti dei pedaggi previsti nel 2019 (si trattava dello 0,81 per cento per Autostrade per l’Italia e del 2,62 per cento per la Milano-Serravalle).
D’altronde aumentare i prezzi al casello dopo un annus horribilis come il 2019 (l’ultima emergenza lunedì sulla A26, quando è crollato un pezzo di soffitto della galleria Berté, tra Masone e Genova) sarebbe stato un boccone troppo amaro da far digerire agli automobilisti. Per dirla con le parole di Federico Fornaro, capogruppo di LeU alla Camera, «la misura è colma»: «Il parziale crollo di un soffitto di una galleria sulla autostrada A26 tra Masone e Genova impone interventi immediati, perché la sicurezza viene prima di ogni cosa. La società Autostrade dica se è in grado di continuare a gestire in sicurezza viadotti e gallerie a loro affidate in concessione. La questione non è una disputa tra avvocati, ma riguarda il diritto degli automobilisti a guidare tranquilli e sereni sulle nostre autostrade».