Fu colpito dal fulmine: restaurato il campanile dei Rossi
Il campanile dell'Oratorio fu completato nel 1743. L'anno prossimo torneranno nella chiesa anche due dipinti restaurati
GAVI — A Gavi il campanile dell’Oratorio della Trinità dei Rossi svetta snello nel cielo grigio. Alle spalle le ferite del colle del Forte graffiato dalle numerose e impressionanti frane. Fino a qualche mese fa il campanile era circondato da impalcature. Nel 2014 venne colpito da un fulmine attirato dalla croce di ferro della cupola che danneggiò in maniera rilevante la copertura in scandole settecentesche.
Il campanile dell’Oratorio della Trinità dei Rossi è un pregevole manufatto barocco. Nell’archivio della Confraternita sono conservati i documenti che ne attestano l’esecuzione iniziata il 19 aprile del 1739 e conclusa nel 1743. La bellezza estetica del campanile se da un lato è un vanto per l’Oratorio, dall’altro ha costituito un problema per il restauro. Infatti la Sovrintendenza dei Beni Architettonici esige il ripristino dei manufatti identici agli originali.
Le spese previste sono state ingenti specie per un’organizzazione religiosa, come la Confraternita, che vive di volontariato e non ha proprietà se non l’Oratorio. «È stato possibile coprire le spese grazie all’aiuto dei confratelli, a azioni svolte nel territorio e con un contributo per il restauro ottenuto dalla Cassa di risparmio di Alessandria e dalla Fondazione San Paolo di Torino, che il Priore con i Confratelli ringraziano per la sensibilità, l’attenzione e l’intervento», spiegano dalla Confraternita. E aggiungono: «Nella primavera del 2020, in occasione di un evento per il ritorno nella chiesa dei Rossi di due quadri restaurati, i confratelli s’impegnano a organizzare una inaugurazione pubblica ufficiale anche del restaurato campanile barocco».