I Grigi durano 38 minuti. Attacco inesistente
Per Casarini un eurogol, ma è ancora part time. Difesa vulnerabile
Perché l’Alessandria non sa più vincere e neppure recuperare le gare quando si mettono in salita? Perché anche una squadra in salute come la Pergolettese, ma non impossibile da affrontare, diventa un ostacolo insormontabile, a cui consegnare la gestione della partita? Molti interrogativi, e altri se ne potrebbero aggiungere, a evidenziare una crisi che è di gioco e di personalità. Come risolverla?In casa grigia sono ore di riflessione, forse non di decisioni drastiche, ma qualcosa deve cambiare.
VALENTINI – Coinvolto: se nel primo gol ci può stare la sfortuna, nel secondo anche il portiere ha le sue responsabilità. Che non sia sicuro lo dimostrano un paio di rinvii direttamente in fallo laterale, senza avere pressione di giocatori: 5.5
SCIACCA – Limitato: per 38 minuti, anche a giudizio dello staff della Pergolettese, è il miglior marcatore di Morello. Dalla punizione da cui nasce il gol cresce il suo avversario e cala l’esterno destro, che nell’azione del raddoppio, permette all’esterno sinistro di casa di controllare il pallone e servirlo in area. L’ammonizione lo frena ancora di più: 5.5
CLEUR – (dal 32’st) Ubriacato: entra e va subito in bambola sul doppio dribbling del solito Morello e in pochi secondi ha già il giallo. Nei restanti 15′ non si vede in avanti e dietro è insicuro: ng
COSENZA – Altalenante: per 40 minuti ci mette la sua forza per tenere i giocatori più offensivi della Pergolettese lontani dalla sua area. Cerca di spingere la squadra ad osare di più, ma il pareggio e il raddoppio dei padroni di casa tolgono certezze anche a lui. Meno solido e sicuro: 5.5
DOSSENA– Teso: come per buona parte della squadra una partita divisa a metà, 40 minuti sicuri, anche il raddoppio sfiorato su colpo di testa, ma quando il punteggio si ribalta anche lui si fa prendere in velocità da Muchetti e da Ciccone e anche sulle palle alte non è incisivo: 5.5
CELIA – Frenato: anche partendo da dietro, per mezzora riesce a creare superiorità e mette sui piedi di Casarini la palla del vantaggio. Gradatamente si spegne, spesso preso, anche lui, in velocità. Accenno di reazione nel finale, ma sprecando male palloni riconquistati: 5.5
SARTORE – Ostinato: vuole sempre la palla, si ostina in dribbling che finiscono per diventare passaggi per gli avversari. Di buono c’è solo la conclusione dopo 6′, salvata sulla linea. Un po’ poco, a destra come a sinistra, dove non crea mai superiorità: 5
CASARINI – Recuperato: fra le poche notizie gradite in una giornata pessima c’è la certezza di aver recuperato uno che tira e anche bene. Anche se, per il momento, gol a parte, la condizione è al 60 per cento, tanto che poco a poco sparisce dal gioco, ancora molto part time: 6
SULJIC – (dal 21’st) Determinato: entra per provare a riportare ordine e aiutare la squadra ad alzare il suo baricentro. Gli riesce solo un paio di volte, anche se la sua punizione è l’unico tiro in tutta la ripresa ad impegnare Ghidotti: 6
CASTELLANO – Vagante: Almeno nel primo tempo recupera qualche pallone in mezzo. Ma è fra i primi a estraniarsi dal gioco, come spaventata da una situazione che si sta complicando, a cui non riesce a porre mai rimedio: 5
GAZZI – (dal 32’st) Ritrovato: rivederlo in campo è l’unica fiammella di luce in un secondo tempo di blackout tattico e mentale. Con lui in campo c’è almeno una parvenza di diga in mezzo: ng
CHIARELLO – Inconsistente: è uno di quei giocatori che, quando la squadra gira, si notano, ma quando c’è da recuperare la partita diventano quasi impalpabili, anche se schierato in una posizione che dovrebbe essere più adatta alle sue caratteristiche: 5
PANDOLFI – (dal 38’st) Avanzato: è la mossa estrema di chi vuole recuperare la gara, giocando con il tridente in attacco. In 10 minuti è il più pericoloso dei tre, perché almeno prova a girare un pallone in porta: ng
EUSEPI – Pesante: nella corsa, nel gioco, quasi sempre soccombe nel duello con Bakayoko. Ha un pallone d’oro ma si allarga troppo e non tira. Nella ripresa non entra praticamente mai in area: 5
ARRIGHINI – Non pervenuto: a parte una punizione quando la partita è ancora nel controllo dei Grigi non si vede mai, né in area, né a svariare sulle fasce, né a recuperarsi palloni. Assente dalla partita: se voleva dimostrare che il cambio di mercoledì non era stato gradito ha sbagliato proprio il modo: 4.5