Riattivazione in bilico? Zaffiro attacca e organizza un presidio
Manifestazione prevista per sabato 14 dicembre
CASALE – Nei giorni scorsi l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi ha comunicato le difficoltà in merito alla riattivazione della Casale – Mortara, la cui impiantistica è ultimata. Il motivo, a dire di Gabusi, la mancanza dei treni e del contratto tra Regione e Trenitalia, che non è ancora stato firmato. Peggio va per la Casale – Vercelli, per la cui riattivazione le speranze sono ridotte al lumicino.
Sul tema interviene a gamba tesa Johnny Zaffiro di Casale Bene Comune, ex candidato sindaco e tra i principali attori negli ultimi anni del percorso verso la riattivazione. Sabato 14 a partire dalle ore 10, la formazione politica casalese ha organizzato un presidio davanti alla stazione.
Di seguito il lungo intervento in forma integrale.
«Leggendo le dichiarazioni dell’assessore regionale ai trasporti Gabusi abbiamo pensato davvero di aver regalato fatica e risultati a persone che non hanno nessuna volontà di costruire e di considerare questa fetta di territorio! Questa è la verità, e da qui partiamo. Le nuove amministrazioni comunali e regionali hanno ereditato un progetto ferroviario fattibile e necessario per togliere Casale dall’isolamento. Questo progetto è stato costruito da amministrazioni locali, da noi di Casale Bene Comune, dall’ex sindaco Palazzetti e da importanti componenti del mondo della scuola e del lavoro. Questo progetto, che voleva dire: da Casale passeranno di nuovo i treni per Mortara e per Vercelli, è stato ancora una volta calpestato . É un’indecenza.
E veniamo ai fatti: smontiamo quelle che sono le dichiarazioni del nostro assessore ai trasporti Gabusi relative alla Casale-Mortara e alla Casale-Vercelli.
La linea Casale – Mortara. In base agli accordi e al protocollo firmato, la sua realizzazione prevede un rapporto diretto Amp-Regione Lombardia, che nulla a che vedere con il contratto sul Sistema ferroviario regionale che la Regione Piemonte stipula con Trenitalia se, come traspare, vuole arrivare a un affido diretto. Dal punto di vista tecnico, Rfi ha finito i lavori di ripristino autofinanziati nei tempi preventivati e in questo lasso di tempo pare incredibile che non si sia trovata una automotrice da impiegare su un esercizio a spola fra Casale Monferrato e Mortara, né da parte di Trenord né da parte di Trenitalia, che andava chiamata in causa se Trenord fosse stata inadempiente.
Ammesso di voler credere alla mancanza di materiale rotabile, ci si chiede: ma se non ne ha Trenord … perché non mette una automotrice Trenitalia visto che possiede 4 modelli di aln663 che usa come scorta e spesso su linee elettrificate come Mortara – Novara? Trenitalia ha fornito molto materiale elettrico supplementare, proprio per questo motivo, a Trenord, anche per Dm; impossibile inserire una, e ribadiamo: una automotrice per la Casale – Mortara? Ma qualcuno ha chiesto seriamente di fare questo servizio? Oppure semplicemente in barba a delibere regionali e al minimo rispetto per monferrini e lomellini si è scrollato il capo in attesa che una automotrice comparisse sotto l’albero di Natale? Dobbiamo ricordare una lotta democratica del territorio iniziata nel 2015 e conclusasi con la vittoria e una delibera di riapertura ora messa in discussione con questi comportamenti? Quale fiducia si può avere in una istituzione che firma un impegno e lo disattende con arrogante noncuranza come se si trattasse di una sciocchezza qualunque?
Linea Casale – Vercelli La riapertura della linea è stata decisa, firmata e protocollata: cosa vuol dire “vedremo se conviene”? Conviene a chi? Le prove dell’accordo sono la Delibera della giunta regionale 10 gennaio 2018 n 2-6324 pubblicata su Regione Piemonte Bollettino Ufficiale 05 del 01/02/2019. Qualcuno in Regione l’ha letta?
L’assessore Balocco aveva inserito nell’accordo con Rfi l’elettrificazione della tratta e la risoluzione delle criticità di Vercelli, trovando anche il finanziamento presso lo Stato, che nel frattempo ha emesso vari finanziamenti all’infrastrutturazione ferroviaria. Se la Regione non inserisce le tratte nel piano di capacità dell’accordo quadro Rfi, non può chiedere e attingere dai finanziamenti in essere. C’è un prima e un dopo, non un eterno presente che non porta da nessuna parte!
Casale – Vercelli no, Biella – Santhià si perché Biella è isolata.
Biella ha servizio cadenzato su Santhià con coincidenza con Mi-To e servizio cadenzato orario feriale su Novara. Nei festivi entrambe le linee sono aperte con servizio biorario. L’elettrificazione serve a fare convogli diretti su Torino. Casale Monferrato ha un collegamento solo feriale poco efficace con Alessandria e con Chivasso. Casale è una capitale del territorio Unesco e non ha trasporto pubblico festivo. Tanto c’è la macchina, dite? Certo, per lasciare Casale definitivamente: ormai è la prospettiva di tutti, cari amministratori. Vi bastano gli anziani? Ditelo, la vostra è una scelta pericolosa, ma è tutta vostra.
Il gran finale, in continuità con l’idea di territorio che ha questa amministrazione, si approva una strada a 4 corsie fra Novara e Vercelli nel cuore della zona più inquinata d’Europa, dove corre già una statale Sr11 a due corsie larghe 5 metri e una autostrada a 6 corsie. Se c’è troppo traffico lo agevoliamo facendone dell’altro o cerchiamo di fare dello shift modale lavorando sui trasporti pubblici gomma e ferro? Se i soldi ci sono per fare le strade, per le ferrovie pagate dallo Stato non ci sono? Investiamo i fondi in contributo regionale al Fondo Nazionale Trasporti invece di ampliamenti stradali.
Siamo stanchi di scuse, siamo stufi di essere presi in giro come contribuenti e come cittadini Casalesi, siamo stanchi di rinvii da una parte e dall’altra, siamo stanchi di sentirci cittadini di serie B in questa regione Piemonte sempre più matrigna, siamo stanchi di vederci sottratti servizi e investimenti su un territorio che ha grandi potenzialità produttive e turistiche.
Siamo stanchi di sentirci un po’ meno sempre di qualcuno, di Novi, di Novara, di Cuneo e adesso di Biella non vogliamo nulla di più rispetto a nessuno ma neanche nulla di meno.
Vogliamo amministratori lungimiranti che vedano oltre quelli che sono gli interessi della loro prossima tornata elettorale, vogliamo investimenti e progetti, vogliamo poter raccontare e costruire la nostra terra, vogliamo una mobilità adeguata, una sanità pubblica efficiente, una scuola preparata al Mondo che verrà e vogliamo i treni!
Noi sì che siamo isolati Assessore Gabusi, basterebbe studiare le tematiche che si toccano prima di lanciarsi in dichiarazioni approssimative. È per questo Assessore che la invitiamo, insieme ai cittadini, a Casale al presidio che organizzeremo sabato 14 dicembre alle ore 10 davanti alla stazione, perché vogliamo spiegazioni, perché non vogliamo più subire scuse davvero ridicole, come elemosinare una locomotiva in qualche area dismessa di Trenord. Siamo stanchi di attendere un qualcosa che abbiamo già conquistato».