Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità: porte aperte alle strutture
Martedì 3 dicembre sarà possibile visitare le strutture che aderiscono al progetto ?Porte aperte?. Al Marengo Museum si è tenuto lo spettacolo ?Tutti insieme non per caso?
ALESSANDRIA – La data del 3 dicembre quale Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità è stata indicata (con la Risoluzione 47/3) dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1981 – Anno Internazionale delle Persone Disabili – per promuovere una più diffusa e approfondita conoscenza sui temi della disabilità, per sostenere la piena inclusione delle persone con disabilità in ogni ambito della vita e per allontanare ogni forma di discriminazione e violenza. Dal luglio del 1993, il 3 dicembre è diventato anche Giornata Europea delle Persone con Disabilità. Alessandria si inserisce tra le città che, nel mondo, sottolineano l’importanza di questo momento e soprattutto di questi temi e lo fa celebrando la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità con alcune iniziative di particolare rilevanza. Alessandria è stata riconosciuta come una delle eccellenze europee per le politiche attive per l’accessibilità e i servizi alle persone e si è aggiudicata una menzione speciale dalla Commissione Europea nell’edizione 2017 del Premio Access City Award.
Martedì 3 dicembre sarà possibile, per tutta la cittadinanza, visitare le strutture che aderiscono al progetto “Porte aperte” dalle 9 alle 17. Il progetto è stato elaborato con la collaborazione (e il prezioso ruolo svolto) dall’Ufficio Comunale del Disability Manager, guidato dalla Disability Manager Paola Testa.
Centro Diurno disabili Cissaca – Martin Pescatore
Via Galimberti 2/A
Piscina Archimede Cissaca
Via Don Giacomo Stornini 15
Comunità Rosanna Benzi
Piazzetta Bini 5
Casa Famiglia Aias Onlus
Via Rossi Paolo 2/A – S. Giuliano Nuovo
Aias
Via Galimberti 2/A
Centro Down
Via Mazzini 85
Associazione Idea
Via Toscanini 9
Il sole dentro Onlus
Via Giordano Bruno 108/E
Comunità L’Arca
Via Brodolini 33/35
Sabato 30 novembre nell’Auditorium del complesso di Marengo si è svolto un incontro che ha coinvolto in prima persona numerosi ospiti provenienti da varie regioni d’Italia. Il gruppo Trigeminus, composto dai fratelli Mara e Bruno Bergamasco ha portato in scena l’interpretazione di situazioni quotidiane in modo sorridente, tramite due momenti principali: la legge 626 sulla disabilità e La vita è un dono. L’evento ha visto partecipi numerose autorità della provincia e del comune di Alessandria, fra cui l’assessore Gianni Barosini, presidente provinciale della Fand – Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Anmic, Anmil, Ens, Uici, Unms, Anglat, Arpa): “Lavoriamo tutti insieme affinché un vero processo di inclusione porti le persone con disabilitá ad essere riconosciuti socialmente attivi ed educatori. Questo è il nostro impegno ed è la ricchezza della diversità da cui partiamo. Gli attori, non hanno raccontato favole, ma una realtà che si incontra sul mondo del lavoro che colpisce seicento ila persone con infortuni vari e oltre mille morti nel 2018”.
L’evento vuole infatti trasmettere un messaggio ben chiaro alle istituzioni pubbliche e private affinché ascoltino e si rendano partecipi delle necessità delle persone con disabilità. Presenti in sala anche i presidenti ed i rappresentanti di numerose associazioni, oltre allo scrittore Amedeo Bozzer, che con il suo “Parole d’Autore – Si scrive Handicap si legge cultura” ha lasciato un segno di come anche le parole possano risultare utili ad affrontare comportamenti per la prevenzione degli infortuni. Ad arricchire il testo ci sono gli scritti di Alberto Bevilacqua, Andrea Camilleri, Dario Fo, Dacia Maraini oltre ad altri importanti personaggi.
Grazie alle testimonianze del linguaggio dei segni dell’associazione Ens e dell’opera formativa dell’Unione Giornalisti e Comunicatori Europei, partirà da Marengo una nuova battaglia: “Il mondo è fuori e là bisogna ritornare; è certo che da un centro di riabilitazione si ritorna con un’altra visione del mondo e di sé stessi”.