Straneo, a Valencia il crono è 2h30’43”
La campionessa alessandrina chiude al 16° posto, unica azzurra al traguardo. Ma il minimo ancora non c'è
Al traguardo è l’unica azzurra, ma il tempo non è ancora quello che apre le porte della terza Olimpiade. Alla maratona di Valencia Valeria Straneo è 16esima, il crono dice 2h30’43”. Dunque ancora un minuto da limare rispetto al 2h29’30” che è il minimo imposto dalla Iaaf per partecipare a Tokyo 2020.
Un anno fa la primatista italiana sulla distanza aveva scelto la gara spagnola per il ritorno dopo quasi due anni e mezzo. Con un tempo quasi simile, 2h30’26”. Anche oggi un rientro per la campionessa alessandrina che, nella prima parte, riesce a mantenere un ritmo in linea con l’obiettivo della vigilia, centrare il pass per le Olimpiadi. Alla ‘mezza’ il passaggio in 1h13’45” fa ben sperare, perché con quel passo sarebbe riuscita anche a scendere sotto 2h29′.
Invece una lieve flessione negli ultimi dieci chilometri non le permette di centrare la qualificazione, che inseguirà a inizio 2020, in una gara ancora da scegliere.
Fra le candidate alla maglia azzurra, che avevano indossato a Rio, Straneo è l’unica a completare la corsa: Anna Incerti tiene l’andatura di Valeria per oltre metà gara, ma al km35 si ritira. Finisce ancora prima l’avventura di Catherine Bertone, per un risentimento muscolare che la obbliga a fermarsi dopo 11 chilometri.