Straneo corre a Valencia. Per ipotecare Tokyo
Domani il ritorno alla maratona dopo un anno, inseguendo il minimo per le Olimpiadi
Lungo il percorso a Valencia tre tifosi speciali: Manlio, Leonardo e Arianna, la sua famiglia. Nella testa il consiglio del suo allenatore, Stefano Baldini. “Mi ha detto che devo solo concentrarmi sulla corsa. senza altri pensieri e pressioni. Correre sciolta e libera”. Valeria Straneo ascolta e fa tesoro dei suggerimenti dell’allenatore che proprio un anno fa ha scelto per conquistare la sua terza Olimpiade.
“Dopo Valencia, che era stato il mio ritorno alla maratona a oltre due anni dai Giochi olimpici a Rio, ho chiesto a Baldini di seguirmi. Molto soddisfatta della mia scelta: Stefano è uno che si sente sempre, anche quando non è fisicamente presente. Con consigli, condivisioni, indicazioni anche per la strategia in gara”.
In Spagna Straneo è arrivata già ieri. “Un percorso che conosco. Le condizioni climatiche sono quelle ideali per una come me che rende sempre di più quando le temperature sono più alte. Domani 15 gradi annunciati al via, alle 8.30, e poco vento”.
Ha cambiato anche la preparazione, Valeria. “Non solo corsa, con doppia seduta giornaliera e almeno 180 chilometri alla settimana. Solo una seduta, e al pomeriggio ho sempre alternato nuoto, alla Piscina della Scuola di Polizia, con gli amici dello Swimming Club, e pilates. Fisicamente sto bene, anche le ultime gare mi hanno dato indicazioni molto positive. L’anno scorso ero reduce dalla tallonite. Oggi sono anche molto serena, concentrata ma tranquilla“.
Obiettivo realizzare subito il minimo per le Olimpiadi? “Ci provo: il tempo richiesto è 2h29’30’‘, se mi riesce di farlo subito posso programmare diversamente la prima parte del 2020. Anche se, comunque, la decisione su chi occuperà i tre posti in maglia azzurra a Tokyo spetta solo alla Federazione”.