Si riattivi Italia Sicura contro il dissesto idro-geologico
Ordine del Giorno presentato mercoledì a Casale. Domani a Cerrina
CERRINA – Mercoledì sera Italia Viva lo aveva presentato in Consiglio Comunale a Casale (con sottoscrizione di tutte le minoranze). Domani tocca ai consiglieri di Progetto Cerrina Anselmo Villata, Michael Diotto e Massimiliano Fabbrini proporre un ordine del giorno in cui chiedere la riattivazione della missione Italia Sicura contro il dissesto idro-geologico. Un tema particolarmente attuale dopo i fenomeni che hanno interessato di recente il territorio provinciale.
(Da sinistra: Villata, Diotto, Fabbrini)
La richiesta è per Governo e Regione. Italia Sicura, istituita nel 2014 dal governo Renzi presso la Presidenza del Consiglio, svolgeva un lavoro di integrazione di competenze e di coordinamento tra i Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture, dell’Agricoltura, dei Beni culturali, dell’Economia, l’Ispra, le Regioni e altri 3.600 enti italiani sul tema del contrasto al dissesto geo-idrologico. Grazie all’Unità di Missione, in 3 anni sono stati avviati 1337 cantieri e, di questi, 891 sono stati ultimati.
Si legge dal testo dei due ordini del giorno che per contrastare il dissesto idrogeologico ci sono attualmente dei fondi, non utilizzati dopo la chiusura dell’Unità di Missione Italia Sicura nel 2018, che potrebbero essere impiegati per la mitigazione del rischio geo-idrologico. Questi fondi ammontano a 25,9 miliardi di euro, così ripartiti: 12,8 per la mitigazione del rischio, 3 per l’edilizia scolastica, 3,9 per reti fognarie e depuratori, 3,1 per il sisma bonus, 3,1 per il piano invasi e piano acquedotti.
«Per quanto riguarda la Valcerrina – spiega Anselmo Villata – i problemi sono legati alla manutenzione ordinaria dei fossi, determinanti per lo sfogo dell’acqua; senza questi interventi si verificano le frane, chiediamo un investimento nel campo della prevenzione»
Nella richiesta si chiede al Governo di sbloccare i cantieri attualmente bloccati; di finanziare anche la fase progettuale degli interventi relativi al dissesto geo-idrologico, in modo da non escludere i Comuni che per mancanza di risorse proprie non riescono a presentare un progetto esecutivo; di semplificare le procedure amministrative connesse al finanziamento dei progetti sul dissesto geo-idrologico e alla loro cantierabilità; di potenziare l’organico delle Autorità di bacino distrettuali e di finanziare la loro attività con la finalità di implementare quanto previsto dalle Direttive europee n. 2007/60/CE (Direttiva Alluvioni) e n. 2000/60/CE (Direttiva Acque) al fine di mitigare il rischio derivante da eventi meteo-idrologici intensi.
Alla Regione Piemonte di farsi parte attiva nella richiesta al Governo di riattivazione di Italia Sicura, di semplificare le procedure di sua competenza, di attuare piani e programmi di gestione dei corsi d’acqua definiti su scala di bacino dall’Autorità competente, di trasmettere questo Ordine del Giorno al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte.