Quando basta una carezza per aiutare chi sta al pronto soccorso
ALESSANDRIA – A volte basta una carezza, a volte un sorriso. Non avranno gli effetti benefici di un farmaco, ma sul fatto che possano essere d’aiuto non ci sono dubbi.
Ecco perché esistono «gli angeli del pronto soccorso», come sono stati definiti più volte. Hanno i volti di Piermario e Gianluigi, ma anche di Laura. E pure di un’altra quindicina di persone, tutte decise a condividere l’idea avuta da Anna Tonelli, referente alessandrina dell’Aism, l’Associazione italiana sclerosi multipla.
Indossano la pettorina azzurra e mettono a disposizione sorrisi. Accolgono chi arriva, sostengono chi ha bisogno, confortano chi aspetta. Sono artefici di piccoli gesti che, però, possono risultare decisivi. E rincasano con una certezza: «Riceviamo molto più di quanto riusciamo a dare».