Pernigotti, la cassa integrazione cambia (e può allungarsi)
Dopo la presentazione del piano industriale, la cassa integrazione è per ristrutturazione aziendale e potrà essere prorogata
NOVI LIGURE — È stata firmata questa mattina la modifica della cassa integrazione per la Pernigotti di Novi Ligure. Sindacati e rappresentanti dell’azienda si sono incontrati al ministero del Lavoro per sancire la modifica della causale dell’ammortizzatore sociale. La “cassa” infatti era stata concessa per “cessazione aziendale” ed in scadenza il 5 febbraio 2020. Ora, dopo la presentazione del piano industriale avvenuta dieci giorni fa, la prospettiva è invece quella di una ristrutturazione, che prevede per l’azienda la possibilità di accedere a 24 mesi di cassa integrazione.
Con questo primo step, i sindacati hanno ottenuto la possibilità di accedere a un ulteriore anno di cassa integrazione, che scatterà a febbraio 2020, dopo la richiesta dell’azienda e l’ok del ministero. Successivamente, potrebbe essere concesso un ulteriore rinnovo di un anno, anche se la speranza, ovviamente, è che non ce ne sia bisogno. Domani in fabbrica si terranno le assemblee con i lavoratori.
«In questa fase Pernigotti continuerà ad avvalersi dei lavoratori stagionali, ma è difficile per ora sperare nella stabilizzazione dei precari – dice Tiziano Crocco, segretario provinciale Uila-Uil, che ha partecipato all’incontro – Dall’estero nel 2020 dovrebbe rientrare in Italia la produzione delle tavolette, e nel 2021 quella delle creme spalmabili. Abbiamo sollecitato l’azienda affinché nel frattempo decida se procedere alla ristrutturazione dell’attuale fabbrica o alla realizzazione di un nuovo sito produttivo, anche se la vendita dei magazzini della Barbellotta complica le cose, visto che quella poteva essere l’area ideale».