Anche nel Casalese sabato la colletta alimentare
Si cercano volontari
CASALE – Anche il Casalese risponderà come da tradizione «presente» alla chiamata della Colletta Alimentare, in programma per sabato prossimo nei supermercati di Casale, Villanova, Vignale, Frassineto Po, Occimiano e San Salvatore.
Chi si recherà a fare la spesa potrà contribuire donando alimenti destinati alle famiglie in difficoltà. L’iniziativa, promossa da Fondazione Banco Alimentare, è resa possibile dal lavoro dei volontari, i cui referenti hanno preso parte alla presentazione lunedì in Comune: Alpini, Vincenziane e Bersaglieri.
«Si tratta del più grande gesto di carità che si organizza in tutt’Italia» ha introdotto il presidente del Consiglio Comunale Fiorenzo Pivetta. «Ci auguriamo di sostenere l’iniziativa potenziandola nei prossimi anni» ha proseguito l’assessore con delega al volontariato Luca Novelli.
Nel Casalese i volontari saranno circa 300. Ogni anno si raccolgono tra i 180 e i 190 quintali di prodotti a lunga conservazione.
«Chi volesse contribuire come volontario può farlo contattandomi, c’è sempre bisogno» ha concluso il referente Paolo Brezza (338 2737892).
che davanti ai supermercati invitano i clienti a donare indicando i generi più necessari e poi inscatolano quanto raccolto in pacchi da inviare alla sede del Banco Alimentare di Novi Ligure, a cui tutte le associazioni caritatevoli della nostra zona potranno attingere nei mesi successivi per rispondere al bisogno di centinaia di famiglie. Chi avesse il desiderio di partecipare a questo grande gesto di carità, può telefonare al numero 338.2737892 dando la propria disponibilità a coprire un turno nella giornata del 30 novembre.
Lo spirito con cui gli organizzatori invitano i volontari all’iniziativa è quello di Papa Francesco: «I poveri non sono numeri a cui appellarsi per vantare opere e progetti, sono persone a cui andare incontro. I poveri acquistano speranza vera non quando ci vedono gratificati per aver concesso loro un po’ del nostro tempo, ma quando riconoscono nel nostro sacrificio un atto di amore gratuito che non cerca ricompensa». E chi ogni anno partecipa alla colletta sa che la ricompensa si trova già nella bellezza di condividere questo gesto con amici vecchi e nuovi, di mettersi in gioco, di prestare la propria faccia e le proprie mani per il bisogno di altre persone, consapevole che l’essere bisognosi di un gesto d’amore è esperienza comune a tutti gli uomini.