“A Monza la madre delle partite. Dobbiamo essere perfetti”
Casarini resta in dubbio, il rientro può slittare di sette giorni
“Non è una partita come tutte le altre”. Lo sa bene anche Cristiano Scazzola: certo, il modo di lavorare non cambia, però anche il tecnico dell’Alessandria sa bene che avversaria c’è sulla strada dei Grigi, “la squadra più forte di tutti e tre i gironi”. E, anche, come arrivano i Grigi a questo confronto. “Determinati, concentrati, convinti, soprattutto consapevoli che questa è la ‘madre di tutte le prestazioni’ e serve la partita perfetta se vogliamo uscire con un risultato importante dal ‘Brianteo’. Ci crediamo, per noi e per le moltissime persone che ci seguiranno“. I “511”, come nel post pubblicato dall’Alessandria Calcio sul suo sito: i 500 del settore ospiti sono una certezza (restano, ad ora, 17 biglietti, “) “500 orsi a caricarne altri 11, coraggiosi e pronti a tutto”
QUATTRO MESI DOPO
La squadra si è allenata tutta la settimana, anche questa mattina, sul sintetico, a CentoGrigio. “Certo, lavorare sui campi in erba è preferibile sempre, ma dobbiamo ringraziare la società che ci ha permesso di allenarci con regolarità, in questa struttura. Il rischio era di non poter preparare la gara come serviva e, invece, lo abbiamo fatto, molto bene”. Quasi quattro mesi dopo la sfida di Coppa Italia, molto è cambiato. “Moltissimo: in quella partita – ricorda Scazzola – avevamo, comunque, creato anche occasioni e tenuto bene il campo. La nostra era una formazione con molti under: quei giovani ci sono ancora tutti, e sono anche cresciuti, e si sono aggiunti alcuni elementi di esperienza. Anche il Monza era agli inizio, ha ancora potenziato la rosa ed è migliorata”. L’identità dei Grigi, certo, non cambia anche contro la formazione destinata a vincere il campionato. “Sempre, in ogni gara, cerchiamo di adattare le nostre caratteristiche al tipo di avversaria che affrontiamo, ma non avrebbe senso snaturarci. La nostra classifica, lo ribadisco, è ottima: ci manca qualche punto, è vero, per sfortuna, ma anche per qualche situazione che avremmo potuto, e dovuto, gestire meglio. Questo ci dà anche rabbia, in senso positivo, cioè ancora più determinazione”
CASARINI NO O Sì?
Gazzi e Prestia sono out. E Casarini? “Il giocatore si è allenato con il gruppo. Dopo una riunione con lo staff medico, oggi pomeriggio, decideremo qualche è la soluzione migliore: se convocarlo per Monza o aspettare ancora una settimana. Valutando bene la sua condizione: adesso è recuperato, ma non dimentichiamo che arriva da due stop. Quindi cautela e, eventualmente, anche l’ipotesi posticipare il ritorno fra sette giorni. La sua assenza, insieme a quelle di Gazzi e, ora, di Prestia, sicuramente ci hanno condizionati: non è certo questa la spiegazione per qualche punto perso per strada, ma con loro in campo, con la loro capacità di gestire il gioco, si potevano chiudere diversamente alcune gare”.
Però, nella scelta degli undici per domani, non entra in gioco il pensiero delle tre gare in sette giorni, dal 1° all’8 dicembre. “Si ragiona sempre una partita alla volta e, adesso, siamo concentrati solo su Monza. Al trittico penseremo dopo. Vero, in alcuni ruoli siamo un po’ corti, ma ci sono giocatori che si stanno adattando molto bene. Il vantaggio che abbiamo è che fra tre o quattro mesi questi giovani saranno pronti per la fase cruciale della stagione”.
Un premio partita per domani? “No, non pensiamo a premi. In questo momento conta proseguire il percorso che abbiamo iniziato. Il campionato è difficile, non abbiamo la forza del Monza, ma siamo l’Alessandria, con molte qualità, una società forte e una tifoseria che tutti ci invidiano. Non guardiamo la classifica, ma gara dopo gara possiamo arrivare più in alto possibile giocarci, già quest’anno, qualcosa di importante. Sono convinto che siamo nelle condizioni per farlo“.
Il Monza non è imbattibile, soprattutto sul suo campo. “Vero, però anche nella gara persa con il Siena ha battuto almeno quindici angoli. E anche nei due pareggi ha creato molto. Prima di tutto serve una grandissima prestazione, di personalità e di gioco. Anche un pizzico di fortuna, certo, ma senza prestazione non c’è risultato”.