Sostituzione valvola aortica: intervento innovativo in ospedale
L?operazione è stata eseguita in maniera multidisciplinare, con un taglio di due soli centimetri attraverso la carotide
ALESSANDRIA – Un altro successo per le equipe di Cardiochirurgia e di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera che nei giorni scorsi hanno eseguito in maniera integrata un innovativo intervento di sostituzione della valvola aortica con una tecnica poco invasiva che prevede il passaggio dalla carotide. Per il paziente di 78 anni, seppur in buone condizioni cliniche, la sostituzione della valvola rappresentava un intervento salvavita che però non avrebbe potuto sostenere se effettuato con le tecniche ordinarie di cardiochirurgia a causa della complessità: era stato infatti ritenuto inoperabile da più centri.
“Perciò abbiamo scelto questa nuova tecnica chirurgica. – spiega Andrea Audo, direttore di Cardiochirurgia – L’operazione è stata eseguita a cuore battente, attraverso un piccolo taglio di soli 2 cm alla carotide. Utilizzando poi la tecnica Tavi (Transcatheter Aortic Valve Implantation), ovvero l’inserimento attraverso la cute, alla base del collo, di un catetere, è stato possibile portare la protesi valvolare direttamente all’interno del cuore seguendo il decorso dell’arteria carotidea. Il nostro centro vanta un’esperienza consolidata su questa procedura, avendone eseguite oltre 300, ma la grande novità consiste nell’accesso eseguito attraverso la carotide. Si tratta quindi di un intervento che provoca un trauma minimo dal punto di vista chirurgico, permettendo al paziente una più rapida guarigione e agli specialisti di estendere le potenzialità curative verso cardiopatici sempre più anziani e complessi da trattare”.
Fondamentale per la riuscita dell’operazione è stata la collaborazione sinergica di un team multidisciplinare che ha visto coinvolte l’equipe della Cardiochirurgia, con Andrea Audo, Corrado Cavozza e Antonio Campanella, e quella della Cardiologia Emodinamica con Maurizio Reale e Joel Gabrio Secco, nonché l’Anestesia Cardiotoracica, diretta da Ermelinda Martuscelli, con Giovanni Parodi e Giulia Maj. Precisa Gianfranco Pistis, direttore di Cardiologia: “Questa tecnica a bassa invasività non richiede l’esecuzione in sala operatoria ma viene eseguita nella sala di emodinamica della Cardiologia. È indicata nei pazienti anziani e fragili che, come in questo caso, non avrebbero altra possibilità di intervento, fornendo loro una sopravvivenza maggiore e anche una migliore qualità di vita”.
Il paziente è stato dimesso dopo soli quattro giorni e ora gode di ottime condizioni.