Culture a confronto: Piemonte e altri continenti
RINVIATO CAUSA MALTEMPO (Alla Gambarina musica popolare di tutto il mondo in uno scambio di culture, linguaggi ed esperienze)
ALESSANDRIA – EVENTO RINVIATO CAUSA MALTEMPO
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Sabato 23 novembre alle 21 al Museo C’era una volta in piazza della Gambarina si terrà un concerto dedicato alla musica popolare di tutto il mondo. Si confronteranno brani della tradizione piemontese con quelli provenienti da Africa, Asia e America, in uno scambio di culture, di linguaggi e di esperienze
Protagonisti alcune eccellenze musicali alessandrine: Enzo Conti e Chacho Marchelli dei Tre Martelli e l’Orchestra Furasté, con Pietro Ariotti, Mimma Caldirola, Gaffoor Ibralebbe, Alessandro Morbelli e Sun Sooley. Quest’ultimo ha da poco iniziato una collaborazione con l’Orchestra ed è uno dei più famosi cantanti reggae del Senegal. La sua musica ha sapore afro-americano e i suoi testi raccontano l’Africa e i problemi che la affliggono, con impegno e forte consapevolezza sociale.
I Tre Martelli da più di 40 anni sono impegnati nello studio, documentazione e riproposta creativa della cultura popolare piemontese. L’Orchestra Furasté è nata dieci anni fa e dopo una battuta d’arresto si è recentemente ricostituita. Il progetto è quello di riproporre le sonorità dei paesi d’origine dei musicisti che la compongono, filtrate attraverso diverse esperienze e con arrangiamenti e interpretazioni frutto di un lavoro collettivo. Al di là dei diversi mondi e dei diversi linguaggi quello che accomuna i musicisti che saranno sul palco sabato 23 è la comune passione per la cultura popolare, e il desiderio di salvaguardare la memoria collettiva.
Ma sono anche altri i fili che uniscono i due gruppi musicali. Tema di fondo della ricerca dei Furasté è l’emigrazione, il dolore per l’esilio, le difficoltà di inserimento di molti, costretti a lasciare il paese di origine per reinventarsi una nuova vita in luoghi sconosciuti: questi contenuti sono alla base dell’ultimo spettacolo “Nostra patria è il mondo intero”, realizzato con la collaborazione del gruppo teatrale Gli Illegali.
Situazione non diversa da quella che molti italiani si trovano ad affrontare, ai giorni nostri ma soprattutto in passato e di questo è testimone Chacho, che emigrò bambino con la famiglia in Argentina, per tornare dopo qualche anno in Italia con una forte passione per la musica di quel paese e il soprannome con cui è conosciuto, diminutivo di “muchacho” (ragazzino).
Uno dei momenti forti della serata saranno appunto i tanghi che Chacho proporrà, accompagnato dai musicisti dell’Orchestra.