Incendio al cascinale, mobilitazione per Marco e Micaela
Dagli "Amici della Bruceta" alle donazioni online: l'Ovadese accorre in aiuto dei due sfortunati concittadini
CREMOLINO – “Beneficenza per tornare a sorridere”. È questa la causale scelta per la sottoscrizione pubblica attivata nei giorni scorsi per aiutare Marco Baracco e Micaela Sartore, i due proprietari del cascinale di Cremolino andato a fuoco nella notte fra giovedì e venerdì scorso. Entrambi laureati, hanno deciso – tra sacrifici e rinunce – di riporre nel cassetto l’importante titolo di studio per vivere insieme alle capre e ad alcuni animali domestici nella struttura di via Guardia. Un progetto di vita, apprezzato da molti concittadini, che è andato in fumo il 14 novembre. Da allora la comunità allargata dell’Ovadese si è attivata per aiutare gli sfortunati amici, fra incoraggiamenti e raccolte di fondi. Solo online, sul portale “Collettiamo”, sono stati raccolti oltre mille euro.
Anche gli “Amici della Bruceta” si prefiggono lo stesso obiettivo. «Abbiamo realizzato e affisso le locandine in varie zone del paese – dice Fabrizio Bormida, presidente dell’associazione cremolinese -. In alcuni negozi sono stati collocati dei piccoli salvadanai (buste o cassettine) per le persone anziane che possono fare un’offerta senza dover andare in banca. In questo modo vogliamo ampliare il più possibile il bacino di tutti coloro che gentilmente contribuiranno a migliorare questa situazione. Dopodiché passerò io personalmente a raccogliere le donazioni e a fare il versamento. Speriamo di raccogliere il più possibile per aiutare queste persone».
Anche lo scrittore fiorentino Valerio Perla ha invitato i “followers” della sua pagina a versare un contributo sul Conto intestato a Baracco/Sartore IBAN – IT29M0760110400001003006325 Causale “Beneficienza per tornare a sorridere”.
La sottoscrizione non ha una scadenza né una somma di denaro da raggiungere. «Verso metà della prossima settimana verificherò quel che è stato messo nelle cassette – prosegue Bormida – e magari, mettendo tutto insieme, faccio un bonifico con quanto versato in questi primi dieci giorni. Domenica è previsto un pranzo sociale con la Parrocchia. Nell’occasione il nostro parroco sottolineerà l’importanza di questa iniziativa, cercando di sensibilizzare il più possibile i presenti su questo problema».