Giulia Guglielmi protagonista del progetto Running City
“Dopo la musica è nella ginnastica che occorre educare i giovani. Questa deve essere scrupolosamente curata e continuata per tutta la vita” (Platone- La Repubblica) è l’esperienza di Giulia Guglielmi, che ha fatto dello sport la sua professione. E’ nata ad Alessandria nel 1989, ha conseguito una laurea magistrale in scienze e tecniche motorie, è tecnico federale e giudice di secondo livello di ginnastica artistica. Il suo iter di formazione ha avuto inizio presso la Società “Forza e Virtù” di Novi e da anni allena nel Derthona Ginnastica artistica che vanta lo scudetto del Campionato societario, meritato a Firenze lo scorso 15-16 giugno, un traguardo importante, raggiunto dopo 5 anni di allenamenti intensi.
Se l’iniziazione di Giulia è quella dell’atletica che l’ha portata a gareggiare per associazioni sportive di Alessandria, Asti e Brescia, correndo per i 60/100 metri e la staffetta 4 x100 fino a qualificarsi sul podio di Ancona e Rieti nel 2016, assicurandosi due bronzi e un argento a Modena nel 2018, la sua grande passione è il running, divenuto un progetto “running city”. L’iniziativa non è stata pianificata ma è stata improvvisata mentre l’atleta era in vacanza a Lisbona, città costiera, caratterizzata da un territorio collinare; dagli edifici colorati della città vecchia al ponte sospeso sull’estuario del fiume Tago, il panorama è incantevole ma per essere vissuto pienamente va esplorato: il modo migliore per conoscerne e apprezzarne la cultura, l’arte, respirarne la storia agreste, marittima e municipale, è correre, sentire il ritmo dei passi tra le vie tortuose e i meandri più nascosti. Un’arte questa naturale, praticata da sempre dall’uomo ma la cui origine, in quanto disciplina, risale alla leggenda di Filippide, un ateniese che, secondo Erodoto, corse tutta la distanza da Maratona ad Atene per annunciare la vittoria ateniese sui persiani nell’omonima battaglia del 490 a. C. Ed è proprio la capitale della Grecia ad essere meta di Giulia, dopo una tappa a Berlino e a Istambul, il cui centro urbano, articolato da sali e scendi, è adatto ad una attività fisica composta anche di balzi.
La giovane alessandrina parte dal quartiere Monastiraki, circondato da famosi monumenti, tra cui le rovine della Biblioteca di Adriano, l’antica Agorà e lo Stoà di Attalo, restaurato, con un museo che espone reperti ateniesi; Giulia attraversa le colline attorno all’Acropoli, correndo: “Solo così era possibile interagire pienamente con il territorio, con le persone, con la natura e con il tempo, quando passato e presente diventano un ‘per sempre’ di magia”- spiega l’atleta che ha voluto sperimentare l’emozione di correre all’interno dello stadio Panathinaiko, di cui ha ammirato la speciale costruzione con marmo pentelico e che le ha permesso di vantare l’inevitabile orgoglio di continuare quell’attività sportiva che venne inserita nei Giochi olimpici fin dalla prima edizione. E’ ad Agistri, l’isola situata nel Golfo Saronico, tra Egina e il Peloponneso, che si conclude il viaggio di Giulia Guglielmi la quale, abbracciata dal mare, ha percorso l’unica strada che unisce i tre centri principali (Skala, Megalochori e Limenaria), alternando la camminata veloce a qualche pedalata in bici per godere di quell’habitat naturale che: “Dona un tempo rallentato che troppo spesso nelle nostre vite è un lusso”, conclude Giulia, auspicando di poter condividere la sua passione con altri podisti.