La Guardia di Finanza da Arcelor Mittal
Le Fiamme gialle negli uffici di Milano e nello stabilimento di Taranto
NOVI LIGURE — Nell’aspro confronto tra ArcelorMittal, azienda che tredici mesi fa ha rilevato gli stabilimenti siderurgici dell’Ilva, e le istituzioni italiane, entra in scena la Guardia di Finanza. Gli agenti delle Fiamme gialle questa mattina sono entrati negli uffici di ArcelorMittal a Milano e pure in quelli dello stabilimento di Taranto.
L’azienda ha confermato la presenza dei militari e aggiunto che “sta collaborando, fornendo le informazioni richieste”. Nessun commento su motivi e obiettivi della visita, ma notizie rimbalzate a Novi Ligure da Taranto ventilano che possa essere in corso un’indagine che ipotizza false comunicazioni al mercato e addirittura il reato di ‘distruzione di mezzi di produzione’. Potrebbe essere riferito all’ordine di spegnere gli altoforni di Taranto che è già partito, ma non ancora eseguito.
Poco prima dell’arrivo della Gdf, AM InvestCo Italy (il ramo d’azienda di ArcelorMittal che ha in affitto i siti produttivi dell’Ilva) aveva preso atto e accolto con favore la decisione del tribunale di non accogliere la richiesta di emettere l’ordinanza provvisoria richiesta dei commissari straordinari dell’Ilva volta all’ottenimento di provvedimenti provvisori relativi all’acciaieria di Taranto, senza prima aver sentito tutte le parti.
“AM InvestCo seguirà l’invito del tribunale a interrompere l’attivazione dell’ordinata e graduale sospensione delle operazioni in attesa della decisione dei magistrati – ha informato ArcelorMittal attraverso un comunicato – Tale processo è in linea con le migliori pratiche internazionali, non recherebbe alcun danno agli impianti e non comprometterebbe la loro futura operatività”. L’udienza è fissata per mercoledì 27 novembre.