Stato di emergenza «boccata d’ossigeno»
Commenti positivi dei sindaci dei comuni più danneggiati dalla recente alluvione
CASTELLETTO D’ORBA – Una boccata d’ossigeno che l’Ovadese attendeva in un periodo difficile. E’ stata questa la prima reazione dei sindaci impegnati a riparare i danni causati dall’alluvione dello scorso 21 ottobre alla notizia della dichiarazione dello stato di emergenza e dello sblocco di 17 milioni di euro. «Già questa è una stagione in cui si dorme poco a causa del maltempo – racconta Mario Pesce, primo cittadino di Castelletto – Almeno adesso siamo un po’ più tranquilli». Nel suo caso sono già partiti i lavori legati alle ordinanze, un computo complessivo di 1 milione 500 mila euro. «Ne serviranno – chiarisce – molti di più. Intanto se il meteo ci lascia lavorare qualche giorno rimandiamo a casa le persone che hanno lasciato la Bozzolina». Sollievo anche a Silvano d’Orba. Il sindaco Coco aveva invocato l’intervento delle istituzioni per l’area della Pieve, pesantemente colpita. «Ora – afferma – la situazione è meno grave. I fondi per gli interventi in urgenza sono un primo passo. Il secondo passaggio dovrà riguardare interventi di prevenzione». I fronti sul territorio sono tanti. Nel frattempo a Rocca Grimalda è stato riaperta la provinciale 199 delle Fontane, accesso principale al paese dalle 185 Ovada – Alessandria.