Polveri sottili, Voltaggio è più inquinato delle città
Il Pm10 nel paese della val Lemme ha valori superiori a quelli registrati a Novi e Arquata. Sotto accusa i camion del Terzo Valico
VOLTAGGIO — A Voltaggio la situazione delle polveri sottili è entro i limiti di legge, ma le quantità rilevate dall’Arpa, l’Agenzia regionale di protezione ambientale, sono superiori a quelle di centri più grandi e più trafficati, come Novi Ligure e Arquata Scrivia.
I tecnici dell’Arpa hanno installato una centralina di monitoraggio dell’aria a Voltaggio, lungo la provinciale 160 per il passo della Bocchetta. Secondo le indicazioni del Comune, infatti, nella zona si registra una eccessiva polverosità che ha provocato le lamentele dei residenti. Il fenomeno sarebbe causato dai numerosi passaggi di camion diretti ai cantieri del Terzo Valico e alle aree di deposito in val Lemme. Il monitoraggio ha riguardato le polveri sottili Pm10 e ha avuto durata di circa 20 giorni, tra fine settembre e inizio ottobre.
La campagna di analisi, spiegano dall’Arpa, «ha avuto lo scopo di valutare eventuali impatti dal punto di vista dell’inquinamento atmosferico durante l’attività in corso d’opera del Terzo Valico Ferroviario, in particolare il traffico pesante per il trasporto del materiale di scavo da e per il sito di deposito “ex Cementir” antistante l’area di cantiere di servizio del tunnel esplorativo della val Lemme».
E l’impatto c’è stato eccome, anche se contenuto entro i limiti di legge. Durante le misurazioni non si sono registrati superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo d’aria. I valori medi di Pm10 sono stati però di 25 microgrammi, superiori a quanto registrato dalle stazioni di confronto di Novi e Arquata, che hanno presentato rispettivamente una media di 24 e 23 microgrammi. In alcune giornate, anzi, «i valori di Pm10 registrati a Voltaggio sono risultati nettamente superiori».
Secondo l’Arpa, «considerato che l’area di Voltaggio presenta un fondo ambientale più basso rispetto a quella di Novi e Arquata», l’indagine andrebbe ripetuta anche nel periodo invernale, «in condizioni peggiorative per l’inquinamento atmosferico». Dal Comune hanno già annunciato che seguiranno il consiglio e chiederanno all’Arpa di riposizionare la centralina in inverno.