Terzo Valico, maggioranza in consiglio spaccata sullo shunt
Il presidente Poletto ha presentato emendamenti (respinti) al documento della giunta. Perocchio: "Non ha più la nostra fiducia"
NOVI LIGURE — È stata approvata ieri sera dal consiglio comunale novese la proposta della giunta comunale, “alternativa” alla eliminazione dello shunt del Terzo Valico che chiede a Rfi di costruire comunque un ulteriore binario nel basso Pieve, ma a piano campagna. Cioè non in trincea come previsto nel progetto originario dello shunt (che a lavori terminati sarebbe stato quasi invisibile), ma a livello del terreno. Resterebbe comunque il salto di montone e l’interconnessione con la linea storica, con tutti i disagi che il centrodestra ha sempre sottolineato.
Su questa proposta è caduta la protesta del presidente del consiglio comunale Oscar Poletto, che si è fatto promotore di una serie di emendamenti che se approvati lo avrebbe riportato alla posizione espressa nel programma elettorale del centrodestra: sì allo shunt, no all’interconnessione.
«È impossibile che Rfi dica sì a questa proposta – ha detto Poletto – cioè che i treni passino in centro città, e anche fuori. Io voglio restare fedele agli impegni che in campagna elettorale abbiamo preso con gli elettori, e chiedere che il binario di shunt non sia aggiuntivo, come dice la delibera della giunta, ma alternativo al passaggio dei treni in città».
Dopo l’intervento di Poletto, è stato il capogruppo della Lega Marco Bertoli a chiedere la sospensione della seduta, per cercare di trovare una sintesi, ma il tentativo è fallito.
A metterla giù dura è stato il segretario della Lega Giacomo Perocchio: «È vergognoso che Poletto dica che non stiamo rispondendo agli impegni presi in campagna elettorale. Lui è presidente del consiglio comunale perché ha ricevuto la nostra fiducia, ora noi non abbiamo più la sua. Ne trarremo le conseguenze». Quella di Perocchio, se non è un licenziamento di Poletto, è una lettera di preavviso.
Anche Bertoli ha avuto parole dure contro Poletto: «In tanti anni di consiglio comunale, mai avevo visto un emendamento arrivare dalle file della maggioranza e non dall’opposizione». La capogruppo di Forza Italia Francesca Chessa è intervenuta per affermare che non esiste nessuna spaccatura nella maggioranza, perché «Poletto ha parlato a titolo personale».
È seguita la lunga arringa di Rocchino Muliere (Democratici per Novi), che ha spiegato le motivazioni dell’eliminazione dello shunt e ha chiesto a Cabella dove sia finito «lo spostamento della stazione nel basso Pieve, proposta fondamentale del centro destra che ormai sostiene solo Dario Ubaldeschi, unico coerente al vostro programma». Infine Muliere ha accusato la giunta novese di essersi adeguata alle proposte di Alessandria e Tortona, «che fanno gli interessi dei loro cittadini, non certo dei novesi».
Il voto finale ha visto passare la proposta del centrodestra, dopo la bocciatura degli emendamenti di Poletto.