Il Centro Studi Galileo a Roma per tutelare l’ambiente
Le delegazioni di 197 Paesi hanno discusso le misure da adottare per proteggere l’ozono e ridurre l’utilizzo di gas serra
ROMA – Si sono chiusi venerdì a Roma (alla sede della Fao) i lavori della 31esima Riunione delle Parti del Protocollo di Montreal (Meeting of the Parties to the Montreal Protocol, MoP), la prima dall’entrata in vigore dell’Emendamento di Kigali.
Le delegazioni dei 197 Paesi Parti del Protocollo si sono riunite per discutere delle misure prese e da adottare per proteggere l’ozono e ridurre l’utilizzo di gas a effetto serra. Un incontro di rilevanza internazionale per tutelare l’ambiente al quale Centro Studi Galileo (Csg) e Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo (Atf), hanno partecipato organizzando diversi side events
con le Nazioni Unite e con la Fao, che hanno toccato temi quali la sostenibilità, l’efficienza energetica e l’utilizzo di nuove tecnologie nei settori della refrigerazione e del condizionamento dell’aria.
Le attività di formazione e sensibilizzazione sull’efficienza energetica nei paesi in via di sviluppo sono state al centro di “Il settore degli installatori in Africa e nei paesi in via di sviluppo: capacity building per aumentare l’efficienza energetica nelle apparecchiature Rac“.
Il side event “Il passaggio a tecnologie alternative: l’esperienza europea“ ha invece riunito le principali associazioni europee del settore del Freddo per condividere esperienze riguardanti le soluzioni alternative agli Hfc e i refrigeranti con un basso Gwp. Durante questo evento, i rappresentanti della Commissione Europea hanno dato il benvenuto sottolineando come l’Europa voglia mantenere una posizione di leadership nel contesto internazionale.
Marco Buoni, presidente Area, ha quindi dichiarato: «Ringraziamo l’Europa, le associazioni europee, i progetti europei come Real Alternatives, che dal 2006 ad oggi hanno permesso di percorrere un cammino di miglioramento ambientale ed energetico oltre che professionale, per primi nel mondo. Ora tutti gli altri Paesi del mondo guardano alla regolamentazione F-gas come ad un esempio da seguire e ai prodotti “made in Eu” come le tecnologie più evolute. Grazie Europa».
Infine, il seminario “L’esperienza italiana nel settore Hvacr: un contributo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite“, si è focalizzato sul Sistema Italia e sulle eccellenze italiane nel settore della refrigerazione e della climatizzazione, vedendo per la prima volta l’unione delle associazioni di categoria: Aicarr, Assoclima, Assocold, Assofrigoristi e Atf. L’obiettivo, raggiunto, era quello di dimostrare che l’Italia è più forte se insieme si presentano le sue ricchezze di know-how e di manifattura.