Al telefono con l’inferno: “Così abbiamo gestito l’emergenza”
Pasquale Santobello e Raffaele Sorrentino sono i militari che hanno ricevuto la chiamata nella notte di Quargnento
ALESSANDRIA – Lo ha motivato a resistere per diciannove interminabili minuti. Gli ha dato forza quando i pensieri diventavano bui come tutto quello che lo circondava. Macerie. Lo ha calmato quando la disperazione rischiava di prendere il sopravvento. L’appuntato scelto Pasquale Santobello, che con il collega appuntato Raffaele Sorrentino, ha gestito l’emergenza della notte tragica di Quargnento, è rimasto al telefono con Roberto Borlengo (ferito nell’esplosione) fino a quando altri militari lo hanno raggiunto.
«Avevamo inviato la pattuglia (di Solero) in supporto ai Vigili del Fuoco per un probabile incendio in abitazione. Dopo circa mezz’ora arriva la telefonata – racconta Santobello – Pensavo fosse la comunicazione d’intervento concluso. Così ho risposto ‘Dimmi’… ‘È esploso tutto, stiamo morendo. Inviate i soccorsi’». Pasquale Santobello si rendo conto che la situazione è drammatica. E col collega della centrale non parla. Sorrentino sa cosa fare. Scatta l’allarme.
Sul giornale in edicola il racconto completo di quei 19 minuti.