Trasporti, Cit in sciopero: “Scelte errate e un futuro incerto”
Domani sciopero di 8 ore. I lavoratori protestano per il mancato pagamento della 14esima e per il futuro incerto dell'azienda
NOVI LIGURE — È confermato per domani lo sciopero del Cit, l’azienda di trasporto pubblico locale con base a Novi Ligure. Pullman e autobus si fermeranno mercoledì 6 novembre, per otto ore, dalle 9.00 alle 17.00. L’astensione dal lavoro è stata indetta dalle rappresentanze sindacali aziendali di Filt Cgil e Fit Cisl.
Diverse le motivazioni alla base dello sciopero e contenute in un volantino diffuso tra gli utenti. Al primo punto c’è il mancato pagamento della quattordicesima, ma si parla anche di «situazione di totale incertezza circa il futuro dell’azienda» e della mancanza da oltre un mese del nuovo amministratore «per scelte politiche sbagliate» (Francesco Bonvini, nominato dal Comune di Novi Ligure, deve prima ottenere il nulla osta da Rfi, di cui è dipendente). Poi ci sono altre «scelte politiche» che secondo i lavoratori «stanno ingessando completamente l’azienda» che versa in una «situazione economica pericolosa».
A proposito del piano di rientro, i dipendenti fanno sapere che quello messo in atto dalla precedente amministrazione era sbagliato, che non ci sono stati i necessari impegni economici sul piano industriale e che latitano anche gli investimenti per nuovi mezzi, visto che quelli attuali sono «obsoleti e inadeguati» per le norme anti inquinamento. Lo sciopero di oggi segue quello – di quattro ore – effettuato il 30 settembre, dopo il quale tuttavia il Comune non avrebbe ritenuto di convocare le maestranze, lamentano i sindacati.
«Il servizio pubblico che funziona permette di calmierare i costi dei servizi offerti dal mercato privato», scrivono i lavoratori, che oppongono un inequivocabile «no alla privatizzazione».