Investirono il luogotenente Gasparini a San Salvatore: in tre in manette
ALESSANDRIA – E’ stato sgominato, grazie a un’operazione nominata “Vikingo”, il gruppo di criminali che, il 2 ottobre del 2018, nel tentativo di darsi alla fuga, non aveva esitato a investire – ferendolo gravemente – il comandante della Stazione dei Carabinieri di San Salvatore Vittorio Gasparini che aveva tentato di fermarli.
Gasparini, insieme a un altro militare, era stato richiamato in via Matteotti dopo la segnalazione dell’avvistamento di un sospetto con una strana divisa da Carabiniere. Al suo arrivo in loco, il luogotenente ha notato una Bmw con a bordo altre due persone. Il conducente, alla vista dei militari, ha ingranato la retromarcia prima di trovarsi la via sbarrata da un Fiorino, mentre dall’altro lato lo ha bloccato l’auto dei Carabinieri. Dopo l’urto con quest’ultima, Gasparini si è avvicinato alla Bmw aprendo la portiera del lato del guidatore, colpendolo per scongiurare il tentativo di impugnare un’arma. A quel punto però la Bmw è ripartita travolgendolo con la portiera aperta e trascinandolo per una decina di metri, fino a impattare con il Fiorino. Dopo un colpo intimidatorio esploso dal militare presente con Gasparini, i due occupanti la Bmw si sono dati alla fuga a piedi.
Quella stessa mattina i tre (i due in auto e il finto Carabiniere), avevano truffato di 1300 euro una coppia di anziani a Ozzano. L’auto è risultata essere stata rubata nel veronese nel 2017, quindi opportunamente camuffata con verniciatura e targa falsa.
Le indagini, poste in essere dai Carabinieri congiuntamente ai Ris di Parma, hanno permesso di rinvenire un’arma artigianale nell’auto (realizzata a forma di penna), l’installazione nel veicolo di una sirena e altre apparecchiature. L’auto era partita in mattinata da Volpiano (To), gli occupanti erano passati a Ozzano per la truffa, quindi transitati da Occimiano, Mirabello e da San Salvatore, dove il gestore di un distributore ha confermato la presenza di tre individui a bordo.
Sono ora in carcere, sottoposti a misura cautelare in attesa del processo in tre, tutti con precedenti: Biagio (l’autista) e Vittorio De Glaudi (il passeggero) e Alessandro Oberto (il finto carabiniere).
Vittorio De Glaudi è stato arrestato ieri a Torino mentre si spostava alla guida di un veicolo con targa in prova intestata a una donna del Milanese. Biagio De Glaudi, già ai domiciliari nel torinese, è stato arrestato al suo rientro dal permesso di allontanarvisi. Alessandro Oberto invece era già in carcere ad Ivrea per altra causa.
Tutti sono accusati di tentato furto, riciclaggio dell’auto utilizzata nella circostanza, porto illegale di arma e munizioni. I due De Glaudi accusati anche di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali aggravate. Solo Vittorio De Glaudi è accusato inoltre di rapina aggravata (commessa ad Alessandria nel dicembre del 2013).