Ortopedia, gli interventi chirurgici “appaltati” ai privati
La Regione sta valutando una convenzione con una clinica privata per le operazioni del San Giacomo
NOVI LIGURE — Un partenariato pubblico-privato per gestire l’attività chirurgica del reparto di Ortopedia, all’ospedale di Novi Ligure. È l’ipotesi avanzata dall’assessore regionale Luigi Icardi. Il numero uno della sanità piemontese, rispondendo all’interrogazione del consigliere dem Domenico Ravetti, ha spiegato che sta valutando una bozza di convenzione con una clinica privata, che si occuperebbe di gestire «in autonomia» l’attività chirurgica e le sedute operatorie per due giorni a settimana, «tramite propri professionisti» medici, ortopedici e anestesisti. Anche l’approvvigionamento del materiale operatorio rimarrebbe in capo al privato. All’ospedale resterebbe invece «la definizione delle indicazioni chirurgiche», la gestione delle liste d’attesa e del calendario operatorio.
Sulla proposta di Icardi, Ravetti sospende il giudizio: «Il partenariato può essere una soluzione positiva o al contrario può rappresentare l’inizio di un percorso di privatizzazione della sanità alessandrina. Gli elementi per stabilirlo non ci sono: dalla maggioranza che governa la Regione e dal commissario dell’Asl Valter Galante ci aspettiamo risposte chiare. Dicano ai piemontesi cosa intendono fare e aprano un confronto pubblico con i sindaci del territorio».
Se l’ospedale di Novi è quello con l’Ortopedia messa peggio («limitata alle attività ambulatoriali diurne», ha detto Icardi), nemmeno gli analoghi reparti di Acqui e Tortona possono fare salti di gioia, perché sono pienamente operativi solo in orario diurno. Solamente a Casale, grazie alla presenza di due professionisti ortopedici reperibili, sono garantite anche le emergenze in orario notturno o festivo. «Per fare fronte alla carenza di personale all’ospedale San Giacomo – ha detto Icardi – l’Asl è intervenuta con i gettonisti [professionisti privati assunti “a fattura”, ndr] anche perché i concorsi banditi sono andati deserti».