Ex Ilva, sulla cassa integrazione c’è l’ok dei sindacati
Dopo l'emergenza maltempo accordo raggiunto tra metalmeccanici e azienda: i lavoratori andranno in cassa a rotazione
NOVI LIGURE — Accordo raggiunto per la cassa integrazione allo stabilimento Arcelor Mittal (ex Ilva) di Novi Ligure. Oggi i sindacati dei metalmeccanici hanno sottoscritto un’intesa per gestire la cassa integrazione richiesta dall’azienda a seguito della pioggia caduta il 21 e 22 ottobre, che ha determinato gravi danni a trasformatori e centraline dello stabilimento.
La procedura si è conclusa con un accordo «che prevede la rotazione dei lavoratori che svolgono mansioni fungibili (concordata con le rappresentanze sindacali nei vari reparti dove possibile), l’opportunità di effettuare trasferte a Genova e la maturazione dei ratei della tredicesima e dei premi di produzione se le ore di cassa integrazione non sono superiori al 50 per cento di quelle lavorabili nel mese». Lo hanno spiegato i rappresentanti di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil Salvatore Pafundi, Anna Poggio e Alberto Pastorello.
Arcelor Mittal ha chiesto che la cassa integrazione duri fino all’11 novembre, «ma si auspica che le linee possano ripartire anche prima». Intanto lunedì in stabilimento si terranno le assemblee dei lavoratori. I sindacati hanno ribadito che con Arcelor Mittal deve proseguire il confronto « sugli aspetti relativi alla sicurezza, che sono da tempo oggetto di discussione e che prevedono numerosi interventi da parte dell’azienda».