L’assessore Protopapa in visita nelle aziende alluvionate
ALESSANDRIA – L’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa, ha effettuato un sopralluogo nell’area alluvionata dell’Alessandrino, con due visite in aziende particolarmente danneggiate, su invito di Cia e Confagricoltura Alessandria.
Cia Alessandria era rappresentata dal presidente Gian Piero Ameglio e dal direttore Paolo Viarenghi, per Confagricoltura erano invece presenti il presidente Luca Brondelli di Brondello, il direttore di Zona di Novi Ligure Tiberio Quattordio, il vicedirettore di Zona di Alessandria (e sindaco di Tassarolo) Paolo Castellano, il vicedirettore di Zona di Tortona Francesco Dameri. Sul luogo è arrivato anche Roberto Ghio, produttore e presidente del Consorzio di Tutela del Gavi Docg.
Le realtà visitate dall’assessore, accompagnato da Carlo Ricagni, sono state l’Azienda agricola Gerola di Fresonara e l’Azienda agricola La Bollina di Serravalle Scrivia. Dai sopralluoghi è emerso il grave quadro dell’agricoltura alluvionata: campi ancora invasi dall’acqua – nonostante siano passati quattro giorni dalla piena – e coperti di detriti, tronchi, rocce e ghiaia; strade interrotte, argini crollati (anche a causa dei buchi effettuati dai tassi e dalle nutrie, che le due ssociazioni avevano fatto ben presente ai Tavoli competenti della fauna selvatica), impianti di vigneti crollati, strutture investite dal fango e attrezzature devastate (distrutti silos e botti in legno e in acciaio nelle cantine vitivinicole).
Come spiegato dagli imprenditori, “ci andranno anni prima che la terra investita e mangiata dalla piena possa tornare fertile, mentre saranno necessarie settimane di lavoro per ripristinare una situazione ordinaria, perché bisogna aspettare che il terreno asciughi e poi togliere sassi e detriti, che spaccherebbero gli ingranaggi dei macchinari agricoli nel loro passaggio”.
Aggiunge Ameglio: “All’agricoltura, piegata dai frequenti alluvionali, deve essere riconosciuto il ruolo di manutentore del territorio, ma per farlo deve essere riconosciuta e ascoltata negli appelli che sono lanciati per prevenire i pericoli. I fondali di fiumi e rii vanno puliti e i loro argini preservati dall’impatto delle specie di fauna selvatica che abitano vicino ai corsi d’acqua. Cia aveva raccolto 11mila firme sul territorio, nel 2014, per questi motivi”.
Concorda Brondelli: “Confagricoltura è vicina alle aziende colpite dal maltempo. Riteniamo necessario che si faccia un piano strutturale di manutenzione dei corsi d’acqua, perché questi eventi eccezionali si stanno ripetendo troppo di frequente. Chiediamo alla Regione di fare il possibile per dichiarare lo stato di calamità e fare avere i giusti risarcimenti ai comuni e agli agricoltori che hanno subito i danni”.
L’assessore Protopapa si è mostrato sensibile all’argomento, ricordando l’iter previsto in questi casi: gli agricoltori devono fare segnalazione dei danni subiti al Comune entro dieci giorni dall’evento, quindi le domande saranno trasmesse in Regione, che ha quaranta giorni di tempo per incaricare gli addetti per i sopralluoghi, inviare al Ministero la documentazione per richiedere lo Stato di calamità e procedere con l’assegnazione dei contributi per i danni.