E se piazza Garibaldi fosse liberata dalle macchine?
La provocazione social dell?assessore Barosini e una lunga serie di commenti. Favorevoli
ALESSANDRIA – La provocazione è stata lanciata via social dall’assessore ai Lavori pubblici, Giovanni Barosini: «Senza auto (in superficie) – il suo post – piazza Garibaldi sarebbe una delle più belle piazze d’Italia…».
Nel breve volgere di poche ore, il dibattito si è scatenato. Con un profluvio di commenti e analisi su uno degli angoli più belli della nostra città purtroppo sfruttato nella maniera più scontata, pur se (attualmente) necessaria.
«Bisognerebbe chiudere alle auto e creare parcheggi a silos e non a terra. Nelle altre città ci sono riusciti, come mai qui no? Forse manca la volontà», scrive non a caso Maria Regina Autano, mentre Claudio Rolando batte su un altro tasto, sul quale oltre un anno fa – in occasione del rifacimento dell’esterno della banca – proprio il nostro giornale pose particolare attenzione: «Magari assieme anche a un piano colore per le facciate. Che esiste, ma non esiste. E col divieto di installare sui tetti ripetitori telefonia».
«Sarebbe bellissimo – concorda Alessandro Romano – Le piazze nascono infatti come luoghi d’incontro e non per le auto»: come non essere d’accordo? Peccato che sia vera pure l’affermazione di Luca Gorse, che ricorda come «fanno più comodo i soldi che ricavano dai parcheggi».
E dire che – come sottolinea Federica Armano – «lustrata a dovere non avrebbe nulla a che invidiare a piazza Ducale di Vigevano». Ma allora, come suggerisce Giuliano Bennati, «perché non indire un concorso a premi per le proposte? Scuole, professionisti, artisti, cittadini… Costo quasi nullo e idee in quantità: con un parcheggio sotterraneo in superficie ci sarebbe spazio per tutto, dehor e spazio eventi, verde, fontane e aree gioco per bimbi».
A proposito di idee, ad esempio, Manuel Fusaro suggerisce «una cornice di alberi e aiuole curate e un mercato con strutture in legno semi permanenti: lo verrebbero a visitare da tutta Europa». Anche perché, è la chiosa di Paolo D’Onofrio, «tutte le città hanno piazze senza macchine ma verde e panchine. Noi invece nelle due piazze principali abbiamo parcheggi per auto…».