Riviste le regole ‘per i commercianti morosi’. E dagli eventi, quanto si incassa in tributi?
Dopo tre o quattro incontri di confronto con le associazioni di categoria si è arrivati alla versione definitiva e concordata
ALESSANDRIA – Una commissione congiunta, Bilancio con Affari Istituzionali, per arrivare a dare un parere sul Regolamento teso a prevenire il contrasto all’evasione fiscale che era già stato preso in esame a luglio di quest’anno per essere poi fatto slittare data la necessità – sollevata dalla minoranza – di modifiche e approfondimenti, come un confronto dell’amministrazione direttamente con le associazioni di categoria del commercio, che è il mondo interessato a queste norme. Alla base c’era infatti il principio “di salvaguardare chi paga e chi ha sempre pagato e colpire, anche se non con ganasce fiscali come sono state definite – precisa l’assessore Cinzia Lumiera – chi invece non è in regola, con un distinguo tra chi è in difficoltà e a cui si propongono soluzioni rateizzate e diluite nel tempo e chi invece non vuole mettersi in regola”.
Le modifiche
“Dopo tre o quattro incontri di confronto con le associazioni di categoria si è arrivati alla versione definitiva a concordata”. Se prima non c’era un vero e proprio elenco dei tributi, ora vengono specificati: Tari, Imu, Tasi, Imposta Pubblicità e Diritti pubbliche affissioni e Canone occupazione suolo pubblico. Anche la ‘definizione di irregolarità tributaria’ è passata da “sopra i 50 euro”per l’avvio della riscossione coattiva a “sopra i 250 euro” che era uno degli elementi più criticati dall’opposizione Pd. Anche le modalità per gli esercizi commerciali di regolarizzare la propria posizione ha subito variazioni: ora il percorso prevede “che l’ufficio competente notifichi la comunicazione di avvio del procedimento di sospensione dell’attività di cui alle licenze, autorizzazioni, concessioni e segnalazioni di inizio attività ovvero di subentri, assegnando un termine di 60 giorni per mettersi in regola”. Se “decorso infruttuosamente tale termine, nei 30 giorni successivi viene emesso il provvedimento di sospensione per un periodo massimo di 90 giorni. Se non c’è la volontà di regolarizzare e non c’è nemmeno una proposta allora entro i tre mesi l’amministrazione procederà alla revoca della concessione, licenza, autorizzazione. Per la regolarizzazione si possono utilizzare gli strumenti offerti nel regolamento generale delle Entrate o in quello specifico dei tributi, oppure fornendo una “garanzia bancaria e/o assicurativa”. E per chi sceglie la via della rateizzazione: “anche il solo mancato pagamento di una rata fa rientrare in una posizione di irregolarità, fatto salvo il pagamento cumulativo entro la scadenza della rata successiva”. Il Regolamento in commissione ha visto astenersi i membri della minoranza.
Oktoberfest e eventi: quanto si incassa dai tributi pagati?
E’ la voce ‘varie ed eventuali’ a fine commissione a sollevare un’altra questione, legata ai tributi e quindi a quanto entra nelle casse comunali. E il riferimento è alle feste, agli eventi organizzati sul territorio. L’esempio di questi giorni: l’Oktoberfest. “Paga occupazione suolo pubblico? Non credo essendo su un’area demaniale e non comunale” ha chiesto Giorgio Abonante. “E di Tari, quanto paga? Imposta pubblicità? Perché è una festa di cui beneficia la città, ma che ha anche dei costi”. I chiarimenti non sono tesi a fare polemica, ma a ragionare “sul fatto che magari sia necessario con il Legislatore pensare ad una norma che prevede che una parte di quanto viene dato al Demanio, venga girato al comune. In termini di risorse”. Ragionamento sostenuto con favore dall’assessore Mattia Roggero che insieme all’assessore Lumiera e agli addetti dell’Ufficio Tributi ha confermato che la tassa sulla pubblicità viene pagata a Ica e che la Tari è calcolata come per gli spettacoli viaggianti (quindi temporanea) calcolata su base giornaliera sui valori di apposite tabelle del Consorzio di Bacino.
Discorso diverso invece quello portato all’attenzione dal M5S: “perchè non valutare altre aree della città, comunali, come tutto il terreno vicino alla zona Al2000 vicino Panorama, come sede di eventi e manifestazioni? Così i soldi andrebbero al Comune, che ne ha bisogno” sono state le parole di Gentiluomo. “Ma bisogna considerare che ogni proposta ha le sue necessità che dipendono dalla tipologia di evento, dalle dimensioni e in generale dalle necessità di chi propone l’evento”.