La ‘plastic tax’ preoccupa le aziende
Presentata l'Indagine Congiunturale Trimestrale di Confindustria Alessandria. Una sofferenza del settore gomma-plastica che spinge gli industriali a parlare di "forti preoccupazioni"
ECONOMIA – I dati “sono nel complesso abbastanza buoni”. Anche se “alle attese tutto sommato positive che esprimono gli industriali per i prossimi mesi, si affiancano comunque segnali di incertezza”.
E’ questo lo scenario descritto dalla 180esima indagine congiunturale di Confindustria Alessandria, presentata ieri pomeriggio (martedì) nella sede dell’associazione degli imprenditori e relativa alle previsioni ottobre-dicembre 2019. Nell’ultimo trimestre dell’anno, rispetto a quello precedente, sono positivi e sostanzialmente in miglioramento i principali indici che registrano lo sbilancio tra ottimisti e pessimisti, in particolare per la previsione dell’occupazione che è a +1, per quella della produzione che è a + 15, per gli ordini totali e per quelli dell’export che sono rispettivamente a + 10 e + 3. “Segnali confortanti – come sottolinea il responsabile dell’Ufficio studi, Giuseppe Monighini -, in particolare quello della produzione: nel trimestre estivo era in calo ma il dato, in quel caso, era evidentemente influenzato dalla stagionalità”.
Quello che preoccupa maggiormente le aziende, a questo punto, è la plastic tax. Il presidente degli industriali, Maurizio Miglietta, lo dice chiaramente in una nota che firma a titolo personale, ma che Confindustria tutta condivide. “Oggi le aziende pagano il contributo ambientale Conai per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in plastica per un ammontare di circa 450 milioni di euro anno, 350 dei quali vengono versati ai comuni per garantire la differenziata. L’introduzione di una tassa sulla plastica, quindi, equivarrebbe a una doppia imposizione. Spero che in tutta Italia si faccia fronte comune per far cambiare indirizzo al governo”. Parole che trovano d’accordo il direttore Renzo Gatti.
Era questo il motivo per il quale, nella Congiunturale, era stato chiesto un supplemento di indagine. E il riscontro mostra una sofferenza del settore gomma-plastica che spinge gli industriali a parlare di “forti preoccupazioni”.
Infine gli eventi alluvionali di questi giorni, che hanno provocato danni anche ad attività produttive e, soprattutto, una vittima, “un lavoratore che aveva un servizio di auto con noleggio conducente: è morto – aggiunge Monighini – probabilmente per salvare la vettura che era la sua fonte di sostentamento. Siamo addolorati e vicini alla famiglia per questa tragedia”.